Abbiamo imparato ad apprezzare la città e le sue risorse. Complice la bella stagione non dimentichiamoci di fare un po' di movimento. La città della Lanterna si presta a camminate piacevoli e rilassanti, utili per staccare e liberare la mente. Vi proponiamo tre diverse passeggiate, scopritele insieme a noi.
È quella che conduce all’acquedotto storico di Genova. Il percorso inizia in località Cavassolo, in alta Val Bisagno, attraversa le alture dei quartieri di Prato e di Struppa, dove è possibile visitare l’antichissima Abbazia romanica di San Siro, edificata nel XII secolo, e prosegue verso il quartiere di Molassana. Qui, sul rio Geirato, si attraversa un primo ponte canale. L’acquedotto continua il suo percorso attraversando le valli del rio Trensasco e la valle Cicala. Anche qui, ci si addentra così in un ambiente selvaggio di macchia mediterranea, con il Forte Diamante che domina dall’alto sulla vetta dell’omonimo colle. Si prosegue ancora qualche chilometro fino alla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno. Poco distante, ecco lo spettacolare ponte-canale sul rio Veilino, meraviglia architettonica risalente al 1837 su progetto dell’architetto Barabino. Lungo 450 metri e alto 20, sorretto da 19 arcate, è percorso da una coppia di tubi in ferro dentro le quali scorreva l’acqua
destinata a raggiungere il centro città. Sullo sfondo, le cupole del Cimitero Monumentale di Staglieno.
il santuario di nostra Signora di acquasanta
Acquasanta è una località sulle alture di Genova Voltri in Val Leira, che fa parte del Comune di Mele. Qui si trova il santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta, costruito a partire dal XVIIsecolo,nelluogoincuinell’antichità venne scoperta una polla d'acqua sulfurea. Celebre è anche la Scala santa, composta da trentatré gradini, copia di quella che si dice percorse Gesù Cristo per giungere da Pilato e che congiunge la cappellina in direzione del santuario. Occhio, infine, al muraglione lungo la strada, dove si possono notare ancora
gli anelli ricoperti dalla scura ruggine per la sosta dei cavalli e delle carrozze. Alle spalle dell’edificio sacro, si notano i terrazzamenti circolari e gli antichi vigneti tipici della Liguria e da lì partono anche i sentieri per salire alla cima del monte Penello - a 995 metri per due ore circa di cammino - e Punta Martin, a mille metri.
Il borgo, nell’estremo Ponente di Genova, è noto per le sue focaccette farcite protagoniste dell’omonima sagra. Lontani ricordi di questi tempi, così si può scoprire l’anello di sette chilometri che circonda l’abitato. Si parte da piazza Montagna, capolinea del bus, si prosegue su via Piassapaola, poi ancora su via Campenave, che sbucasu via Canepa. Qui si inizia a percorrere la prima creuza, in leggera salita. Da un lato la natura, dall’altro le tipiche case colorate liguri e sullo sfondo il mare. Quindi, si supera il parcheggio di via Delfino e si prende una strada sterrata che segna il vero e proprio inizio della passeggiata. Chi la proverà si troverà davanti a molti paesaggi diversi: il mare, le colline e, pure, i boschi. La sensazione è, a tratti, di trovarsi in aperta campagna. Soltanto un’illusione. La passeggiata ha un dislivello di 230 metri, è percorribile da tutti, in massimo due ore. E poi? Basta una rapida ricerca su Internet per scoprire che, non troppo lontano, si trovano ristoranti e agriturismi dove assaggiare le celebri focaccette.
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