Piero Mastroberardino

Da una meticolosa ricerca dei processi di vinificazione di duemila anni fa fino a un prodotto vinicolo che rappresenta un unicum di qualità e di valore, anche storico e simbolico. La produzione del “Villa dei Misteri” comincia negli anni Novanta, quando la Soprintendenza Archeologica di Pompei conferisce all’Azienda Mastroberardino, una cantina tra le più note d’Italia che da dieci generazioni produce vini, l’incarico di ripristinare la viticoltura nei terreni dell’antica città di Pompei

Come è cominciata l’avventura?

Come si produceva il vino oltre duemila anni fa? La storia parte da questa domanda e dal programma di ricerca per recuperare informazioni sui metodi e sulle tecniche di viticoltura e vinificazione nell’antica Pompei, fino alla sperimentazione di alcune delle fasi cruciali del processo.

Che cosa bisogna sapere dei vini Mastroberardino prima di assaggiarli?

Il primo raccolto significativo risale a 15 anni fa. Villa dei Misteri venne prodotta nel 2001 in appena 1.721 bottiglie piazzate all’asta e finite in mano ad appassionati sparsi in tutto il mondo. Con quei proventi fu restaurata la cella vinaria all’interno del sito del Foro Boario, un edificio di ridotte dimensioni con dieci “dolia” (grandi contenitori in terracotta) interrati, dove avveniva il processo di vinificazione.

Che vino viene prodotto?

Ci sono già state due fasi di produzione, la seconda ancora in corso. La prima è durata dieci annate e ha dato vita a un Villa dei Misteri composto da Piedirosso al 90% e Sciascinoso al 10%. Dal 2011, il vino è ottenuto come blend di tre diverse varietà, che “a regime” presenta queste percentuali di uvaggio: Aglianico 40%, Piedirosso 40% e Sciascinoso 20%.

Qual è il ruolo del vigneto della Villa dei Misteri.

Pompei accoglie ogni anno oltre due milioni e mezzo di turisti, simbolo della civiltà e della storia italiana. Il vino della Villa dei Misteri vuole essere il messaggero di un millenario rito che sugli stessi terreni rendeva vivi gli autunni della magnifica Pompei.

Il vino di Pompei è…

«Il nostro piccolo omaggio a un sito che appartiene al mondo. Qui nacque la coltura della vite e qui, a distanza di duemila anni, siamo a riproporre il vino di Pompei». (Antonio Mastroberardino*)

* L'eredità di Antonio Mastroberardino, scomparso nel 2014, è stata raccolta dal figlio Piero.

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