Giorgio Mortara, il personal trainer che scrive romanzi d'amore

Giorgio Mortara, personal trainer, un guru per chi pratica corsa e triathlon a Torino, presenta il suo terzo libro (il primo a carattere narrativo), "Il suo nome è Jasmine". Lo sportivo dal cuore romantico dà appuntamento ai suoi fan ai Ronchiverdi (sala Congressi) il prossimo 29 settembre alle ore 18, in compagnia dello scrittore Massimo Tallone che modererà l'incontro. 

Trama

L'amore può essere una trappola e al tempo stesso vero, appassionato? Riccardo è un medico di base rassegnato, ingrigito dalla vita, sconfitto da quando Claudia, sua moglie, lo ha lasciato per il bel Luca, l'avvocato brillante, sorridente, mondano. Lui, Riccardo, sorride poco. Cura i suoi pazienti, più con le parole che con i farmaci, e si consola con la corsa e con le cene insieme ai suoi due amici di sempre.

Ma poi arriva lei, Jasmine, che tutti chiamano Jazz. Viene per conto di suo marito, che è troppo impegnato per andare in studio da lui. L'amore fra Riccardo e Jazz scoppia fulmineo, istantaneo, come un uragano dei sensi, che scoperchia ardori e passione, ma che lascia affiorare qualche corpo estraneo. È possibile che quell'amore così potente nasconda un doppio fondo? Jazz è sincera, o è parte di un progetto che potrebbe portare a fondo lo stesso Riccardo? Il dubbio diventa tormentoso, spasmodico, l'amore non basta più, in assenza di una verità totale, assoluta. Che cambierà la vita di tutti.

Autore

Giorgio Mortara è nato a Torino dove vive e lavora. È allenatore di Triathlon al centro sportivo Ronchiverdi. Ha pubblicato le opere di carattere sportivo: “Malato di sport” (2011) e “Ti allenerai mica anche oggi?” (2012). “Il suo nome è Jasmine” è la sua prima prova narrativa.

Estratto dal testo

«Si girò e andò con passo spedito verso l’uscita. L’accompagnai, o meglio la inseguii fino alla porta. Mi salutò con decisione.
Le dissi che l’aspettavo con suo marito. Non rispose e, quasi di corsa prese le scale. Ebbi la sensazione netta che non l’avrei mai più vista. Eppure, non so perché, avrei voluto fare qualcosa per indurla a tornare indietro.

Rimasi fermo, lì sul pianerottolo, un attimo dopo sentii sbattere il portone, sotto. No, non aveva seguito le istruzioni: “Si prega di chiudere delicatamente”. Non era il tipo.»

Temi del libro

Un incontro inaspettato. Un grande amore, un grande dubbio. Una vita ordinaria entra in una nuova dimensione. La lotta costante fra la razionalità e il sentimento

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