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Matilda de Angelis è leggenda

Film di successo, serie Netflix, ora anche un programma su Sky Arte alla scoperta dei personaggi che hanno ispirato grandi miti della cultura cinematografica e letteraria

di Davide Fantino

Chi si fosse aggirato per il centro storico di Torino nei mesi di ottobre e novembre, avrebbe avuto modo di sentirsi catapultato indietro nel tempo, a fine Ottocento. Piazza Carignano, via Po ma soprattutto una piazza Castello illuminata a giorno in piena notte sono state, infatti, il set della nuova serie in produzione di Netflix “Lidia”, dedicata alla storia di Lidia Poët, la prima donna ad entrare ufficialmente nell’Ordine degli Avvocati in Italia, dopo una battaglia durata quasi tutta la sua vita e conclusasi solamente nel 1920, quando aveva già 64 anni. Ad interpretare la protagonista, nata nel piccolo comune di Perrero nel 1855, è Matilda De Angelis, nuovamente volto principale di un progetto Netflix dopo il recente successo de “L'incredibile storia dell'Isola delle Rose”, altra storia italiana per aspetti diversi altrettanto intrigante e con cui si è aggiudicata il premio David di Donatello 2021 come miglior attrice non protagonista. Bolognese classe 1995, Matilda De Angelis è il volto del cinema italiano più fresco e conosciuto anche all’estero, soprattutto dopo la miniserie di HBO trasmessa da Sky “The Undoing” che l’ha vista nel 2020 recitare insieme a Hugh Grant e Nicole Kidman.

Ancora più recentemente, nel marzo 2021 è stata sugli schermi Rai per la serie dedicata al genio di Leonardo da Vinci. Ha interpretato il personaggio ammantato di mistero, e inventato per la fiction, di Caterina da Cremona, amica e musa dell’artista, che grazie a lei ottiene il suo primo lavoro di apprendista dal pittore Andrea del Verrocchio e che, nella ricostruzione televisiva, ritrae per il dipinto perduto “Leda col cigno”.

Nel frattempo, Matilda de Angelis, impegnata sul set di “Lidia” fino a inizio dicembre anche con riprese ad Asti, abbandona temporaneamente i panni dell’attrice e indossa quelli della storyteller per far conoscere al pubblico di Sky Arte le storie vere di persone sconosciute che hanno ispirato alcuni deipersonaggipiùnotidell’immaginario collettivo contemporaneo. Con la produzione originale “Il mio nome è leggenda” (ideata e realizzata da Bottega Finzioni in collaborazione con il Comune di Bologna e Bologna Welcome) il pubblico potrà scoprire a chi si è ispirato George Lucas quando ha creato Indiana Jones e dove Mary Shelley ha tratto ispirazione per la figura del dottor Frankenstein. O ancora: da quale bizzarro angolo del Pianeta è potuto sbucare fuori un personaggio come Zorro. La serie si articola in sei puntate in onda in prima serata a partire dal 7 dicembre e si avvarrà degli interventi del mass-mediologo Roberto Grandi per scoprire, in un sottile gioco meta- cinematografico, l'origine di questi miti d’oggi.

Oltre ai tre già citati, scopriremo chi si “cela” dietro i personaggi di Betty Boop, Pippi Calzelunghe e Dracula. «Il mio nome è leggenda è la mia prima esperienza come narratrice e interprete di un programma televisivo solo mio.-ha affermato Matilda De Angelis - Era una cosa nuova, che un po’ mi spaventava. Ho deciso di provare perché le storie vere che stanno alle radici di personaggi come Frankenstein, Betty Boop o Indiana Jones, sono storie bellissime, incredibili, e mi hanno fatto venir voglia fin da subito di raccontarle a tutti. Per me che sono attrice, e sono abituata a emozionare con la recitazione, è stato un po’ strano provare a farlo quasi solo con le parole, con il racconto, senza avere nessun altro in scena oltre a me. Spero di esserci riuscita, questo ditelo voi, io intanto sono già contenta di averci provato».

Dell’attrice bolognese parla benissimo Roberto Pisoni, Director Entertainment Channels di Sky Italia: «Il talento narrativo di Matilda De Angelis ha impreziosito e dato una grande forza evocativa a queste ‘incredibili‘ storie vere, biografie di uomini e donne poco illustri, che sono all’origine di miti e leggende del nostro immaginario».

In questo 2021 particolarmente ricco di uscite e nuovi progetti, Matilda ha portato a casa un altro prestigioso premio, oltre al David: quello di Migliore attrice protagonista alla sessantasettesima edizione del Taormina Film Fest per la pellicola Atlas diretta da Niccolò Castelli. È la storia di Allegra, appassionata di arrampicata, Allegra che rimane vittima di un attacco terroristico in cui perdono la vita i suoi amici. Tra paura per il futuro e voglia di vendetta, si nasconde nella solitudine, da cui emerge quando incontra Arad, un giovane rifugiato del Medio Oriente. Con lui deve affrontare tutti i suoi timori e pregiudizi.

Ad ottobre, invece, è arrivato nelle sale un altro lungometraggio, “Il materiale emotivo”: «Si tratta di un film che mi ha davvero cambiata. Ha cambiato la mia percezione del silenzio in scena, l’ha riempito di significato e di un senso di libertà maggiore. – ha raccontato ai propri followers sul proprio profilo Instagram - Ha trasformato la stasi in movimento, la sottrazione in addizione e la mia ostilità in dolcezza. Voglio ringraziare il maestro Sergio Castellitto per avermi dato tutto questo e per avermi davvero trasformata togliendomi tutto quello che credevo fondamentale nella mia recitazione. Se vi va andate a vedere questo piccolo gioiello, spero che vi emozioni come ha emozionato me».

Sono passati solamente cinque anni dall’esordio cinematografico nel film di Matteo Rovere con Stefano Accorsi, ma Matilda De Angelis va veramente “Veloce come il vento”, tant’è che ci sono già notizie per un prossimo progetto in uscita, anche questo per Netflix. Si tratta di “Robbing Mussolini”, che la vede impegnata con Pietro Castellitto e Isabella Ferrari, girato l’estate scorsa in Friuli-Venezia Giulia. Racconterà di un ardito furto durante il ventennio fascista: «Un gruppo di ragazzi e ragazze decide di andare a rubare e il tesoro di Mussolini. – ha raccontato a Sky - Ce la faranno? Non ce la faranno?». Lo si scoprirà presto. Intanto “Farcela”, per Matilda, non sembra davvero più una preoccupazione.

Ph. In apertura “Il mio nome è leggenda”, Sky
“Il materiale emotivo”, 01 Distribution e “Atlas” da Imago Film.

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