Malnatt, la birra del riscatto

Un progetto nato dalla collaborazione dei tre Istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore. Si chiamano Malnatt (termine del dialetto milanese che significa in modo amichevole “nato male”) e sono tre birre agricole ad alta fermentazione, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia o in fusto.

Ma soprattutto sono un progetto che nasce in carcere per il carcere: grazie alla filiera birraria, Malnatt è un’opportunità concreta di formazione e lavoro per alcuni detenuti ed ex-detenuti, in particolare nelle fasi di produzione - presso l’Azienda Agricola La Morosina nel Parco del Ticino - e di distribuzione presso la società Pesce.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra i direttori dei tre Istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio milanese, grazie al supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Comune di Milano. L’obiettivo atteso è sia reinserire almeno dieci detenuti o ex-detenuti, sia generare risorse per sostenere ulteriori progetti che procurino ricadute positive sul sistema di esecuzione penale.

Le birre Malnatt
Malnatt San Vittore
Blond belgian ale, birra chiara non filtrata. Le note amaricanti derivanti dal luppolo coltivato nella cascina ben bilanciano il sapore del malto. Gradazione: 5,50%vol

Malnatt Bollate
Weiss, birra di frumento con una schiuma particolarmente persistente, un aroma erbaceo e un sapore mielato e fresco con sentori di banana. Gradazione: 5,2% vol

Malnatt Opera
Red ale, birra rossa dall’intenso aroma di frutti di sottobosco e dal gusto rotondo dove è ben percettibile il malto caramello e la liquirizia. Gradazione: 5,50%vol

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