Carne e salute: il libro del Coalvi che fa chiarezza sul tema della carne

Mangiare carne rossa è una buona abitudine? Le donne in gravidanza quanta ne devono mangiare? E gli sportivi?

Sul mondo della carne è stato detto tutto e il contrario di tutto, e molti sono i pregiudizi che accompagnano il consumo di carne rossa. Una miriade di informazioni, spesso approssimative e parziali, su cui Coalvi, il Consorzio di Tutela della Razza bovina Piemontese ha cercato di fare luce con una pubblicazione dal titolo “Carne e Salute”, presentato ieri a Torino.

Con questo libro, Coalvi ha pensato di fare chiarezza sul tema nel modo più accurato possibile: dando la parola agli esperti. Medici, scienziati, ricercatori: sono loro che spiegano le modalità più appropriate dell'inserimento della carne rossa in una dieta equilibrata. E i risultati sono spesso sorprendenti, e vanno generalmente in una direzione: la carne rossa non fa male, se di qualità, e soprattuto se di Fassone. La nostra carne, infatti, la Piemontese, ha delle caratteristiche nutritive molto particolari, che la rendono particolarmente apprezzabile e sana. Tant'è vero che la possiamo mangiare anche cruda, caso unico al mondo. Abbiamo una bella fortuna, insomma.

 

 

L'argomento “carne e salute”, in questa nuova pubblicazione promossa da Coalvi, viene trattato da un punto di vista clinico, analizzando ad esempio come nel contesto di una dieta sana, varia ed equilibrata la carne bovina di buona qualità possa contribuire al raggiungimento del miglior equilibrio nutrizionale: a dirlo è il dottor Paolo Godina, biologo e nutrizionista specializzato in patologia clinica che firma uno degli interventi del libro.

Sono in tutto dieci gli esperti in medicina coinvolti nella pubblicazione, ognuno chiamato ad analizzare un aspetto specifico del rapporto tra carne e salute. C'è il dottor Luca Mandia, medico specialista in Ginecologia ed Ostetricia presso l’Ospedale Sacco di Milano, che analizza le linee guida internazionali e italiane per il consumo di carne in gravidanza. C'è il dottor Massimiliano Elli, ginecologo specializzato in medicina e biologia della riproduzione, che racconta il peso che possono avere gli alimenti nella fertilità di coppia. Spazio anche al ruolo della carne in situazioni specifiche della vita, come l'età dello sviluppo, tema su cui è stata interpellata la dottoressa Mariangela Perego, specialista in pediatria, o l'attività fisica e sportiva, su cui è il dottor Roberto Sala, specialista in medicina dello sport, a dare un parere tecnico.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel libro viene anche trattato un argomento che spesso è stato protagonista delle discussioni sul tema “carne e salute”, quello della cardiologia. Ad affrontarlo è il dottor Simone Tresoldi, specialista presso l'Ospedale San Gerardo di Monza. Se è vero che “i prodotti di origine animale non dovrebbero occupare uno spazio eccessivo nel nostro menu quotidiano a causa della quantità di colesterolo e di grassi che contengono – si legge nella pubblicazione – è importante sapere che non tutti i grassi sono uguali: alcuni di essi non solo non sono dannosi ma costituiscono elementi protettivi per diverse patologie”. Inoltre, spiega il dottor Tresoldi esiste “una sostanziale differenza tra carni di specie diversa e, per la specie bovina, ve ne sono anche di significative tra una razza e l’altra”.

Analizzando nello specifico i valori, dunque, quel che viene fuori è, ad esempio, che la carne del Fassone di Razza Piemontese “si colloca in una fascia di indice aterogenico compreso tra 0,3 e 0,4 nella quale si ritrovano pesci come l’orata e la trota”. E ancora, “una situazione analoga la si incontra anche nella classifica per l’indice trombogenico, dove il Fassone, con un indice di poco inferiore a 1, fatica a competere con il pesce che si attesta tra 0,2 e 0,3, ma si distacca decisamente dalla carne del bovino di Razza Frisona che sfiora 1,8 e da quella della Razza Chianina che supera abbondantemente 1,3”.

Non mancano i suggerimenti di consumo, che fanno da corollario a una pubblicazione in cui, sostanzialmente, gli esperti interpellati concordano sull’opportunità di orientare la scelta su una carne con basso contenuto in grasso, trovando una risposta convincente in quella di Fassone di Razza Piemontese.
Scopo della pubblicazione, in definitiva, è proprio quello di porre una voce di contrasto alla demonizzazione in toto spesso operata sul tema della carne, evidenziando le differenze tra i diversi tipi di carne e promuovendo un consumo consapevole ed equilibrato di quest'alimento.

Il libro (64 pp.) verrà stampato in 20.000 copie e distribuito nelle macellerie a marchio. Chiunque vorrà averne una copia, inoltre, potrà richiederla sul sito del Coalvi e la riceverà gratuitamente al solo costo delle spese di spedizione.

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