Il Mauto - Museo Nazionale dell’Automobile di Torino compie 60 anni

Non è un buon momento per i musei, che come tutti attendono di sapere cosa sarà dei lockdown decisi dal Governo, che ha già detto che le mostre verranno chiuse in tutta Italia.

Tuttavia ci resta comunque il tempo dei festeggiamenti, in attesa che il mondo della cultura ritrovi la centralità che gli dovrebbe spettare sia a livello locale che nazionale. Dunque siamo qui a festeggiare il Mauto - Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che celebra oggi i 60 anni della sede attuale, progettata da Amedeo Albertini e appositamente costruita per ospitare la collezione che, fino a quel momento, era stata conservata nei locali dello Stadio Comunale.

“Celebrando i 60 anni dell'attuale sede, vogliamo ricordare un momento molto importante per Torino, a cavallo tra il 1960 e le celebrazioni per il centenario dell’Unità di Italia. Il museo è uno spazio di racconto di un oggetto che ha cambiato la storia degli uomini e delle società e allo stesso tempo è un luogo di dibattito e di riflessione sull’evoluzione e il futuro dell’automobile a livello globale. Il 2020 non è l’anno ideale per le celebrazioni, ma contiamo che con il miglioramento della salute pubblica e avanzando nella lotta contro il virus, il prossimo marzo potremo festeggiare anche i 10 anni del nuovo allestimento, inaugurato nel marzo del 2011 nel contesto di Italia 150, e i 100 anni dalla nascita di Gianni Agnelli” ha dichiarato Mariella Mengozzi, direttore del Mauto.

La storia del Mauto

La prima sede ufficiale del Museo dell’Automobile nacque su un terreno concesso nel 1956 dalla Città di Torino, sulla sponda sinistra del Po a poca distanza dal Lingotto. Costruita su progetto dell’architetto Amedeo Albertini, venne solennemente inaugurata il 3 novembre 1960 e intitolata al fondatore e primo presidente Carlo Biscaretti di Ruffia (scomparso nel 1959), che per tutta la vita si era dedicato alla raccolta della collezione e si era battuto per trovare una sede adeguata al prestigio della collezione. Una collezione all’epoca composta da 106 vetture (86 delle quali donate) di 50 marche diverse, 26 telai, 20 motori, una serie di motociclette, 15 velocipedi e 200 modelli, che tocca un arco di anni tra il 1898 e il 1954 e riprende il criterio cronologico dell’esposizione originaria.

Il Mauto oggi

Oggi, dopo 60 anni, il MAUTO conserva una collezione di oltre 200 vetture provenienti da ogni parte del mondo ed è punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere l’appassionante storia dell’automobile e dei suoi indimenticati protagonisti. Nella sua prestigiosa sede, il MAUTO organizza mostre, eventi, presentazioni, laboratori e incontri con l’obiettivo di rendere i suoi spazi condivisi e partecipati, perché – così come era desiderio di Biscaretti, il museo possa definirsi non solo come luogo di conservazione ma anche di divulgazione e dibattito.

L'iniziativa per i 60 anni

Per festeggiare il compleanno insieme alla comunità, il Museo lancia una iniziativa rivolta a tutti i cittadini e agli appassionati di automobili: chiunque abbia un ricordo speciale legato al Museo dell’Automobile: potrà inviare fotografie dell’allestimento originale, dell’inaugurazione del 1960 o di un evento organizzato nel corso degli anni, fino alla chiusura per ristrutturazione nel 2007. Tutte le fotografie saranno raccolte e conservate, le più significative diventeranno presto una mostra del MAUTO. L’indirizzo email cui spedire gli scatti è quello del Centro di Documentazione del Mauto, che cura l’iniziativa: centrodoc@museoauto.it.

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