Luci d'artista: accese fino a febbraio
La città sceglie di rimanere luminosa più a lungo, visto che non tutti quest'anno hanno potuto godere delle luminarie natalizie: così, le Luci d'Artista, rimarranno eccezionalmente accese fino al 28 febbraio 2021.
"Vista l'eccezionalità dell'anno appena concluso contraddistinto da limitazioni, fatiche e sofferenze per tutti - sottolinea Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino - abbiamo creduto opportuno prorogare l'accensione delle opere di luce ancora per un mese e mezzo".
Così, anche chi finora non l'ha fatto, potrà cogliere l'occasione per ammirare le 25 opere luminose (tra allestimenti temporanei e permanenti) di cui 14 nel Centro città e 11 nelle altre Circoscrizioni. Ecco dove si trovano.
LUCI D’ARTISTA NEL CENTRO CITTÀ
‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana;
‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese);
‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza Carlina, lampioni tramutati in fiori luminosi;
‘Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso;
‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente), un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria;
‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci;
‘Migrazioni (Climate Change)’ di Piero Gilardi nella Galleria San Federico, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo;
‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente), un'equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese;
‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I (opera permanente), due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino;
‘Luì e l'arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Carlo Alberto, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose;
‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente), sulla cupola il segnale luminoso è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti;
‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica;
‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio e, infine, le figure rosse dell'installazione ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecciano in via Garibaldi.
LE LUCI D'ARTISTA NELLE ALTRE CIRCOSCRIZIONI
Piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2) ospita ‘Ice Cream Light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi. Nell'area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3) si può apprezzare ‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi mentre in Borgata Lesna (della stessa Circoscrizione 3) è visibile anche ‘My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile dell'Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12. Le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein sono inpiazza Risorgimento (Circoscrizione 4) e ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5). Le ‘Vele di Natale’ di Vasco Are aleggiano in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6) e, nella vivace piazza della Repubblica (Circoscrizione 7), si riaccende ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto.
Fanno parte invece della Circoscrizione 8, due opere permanenti, ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino nuovamente visibile all'entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61 (corso Unità d'Italia) e ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn, risplende ancora al Monte dei Cappuccini e una temporanea, ‘Ancora una volta’, realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti che fluttua nell'area pedonale di via Monferrato (lato Gran Madre). Le ‘Palle di Neve’ di Enrica Borghi torneranno nella XXIV edizione.