I Lou Dalfin tornano a Hiroshima Mon Amour

A distanza di 8 anni da “Musica Endemica”, i Lou Dalfin capitanati da Sergio Berardo, tornano a Hiroshima Mon Amour la sera Venerdì 2 Febbraio con un concerto speciale per presentare il nuovo lavoro discografico “La Meison”, 14 brani, 13 inediti più una nuova versione di “Se Chanta”, che permettono a chi ascolta di intraprendere un viaggio attraverso i temi, i racconti, le atmosfere e le sonorità che hanno caratterizzato 40 anni di carriera.

Sergio Berardo, frontman dei Lou Dalfin, ha definito il nuovo album della band “La meison” come la “rota”, vale a dire il cammino.

«Siamo partiti – racconta – come semplici suonatori che si ricollegavano alle proprie radici per riprodurre gli antichi canti e le danze tradizionali e, un po’ per volta, su questa “rota”, senza quasi rendercene conto abbiamo visto cambiare completamente la nostra musica, diventare la danza-canzone che tutti ormai conoscono, nelle valli e non solo».

Dai centri sociali negli anni ‘90 alla Targa Tenco vinta nel 2004, sino alla raggiunta maturità, i Lou Dalfin hanno sempre mantenuto un'integrità artistica che li ha fatti assurgere a riferimento assoluto nella propria nicchia d'appartenenza. È un mondo, il loro, fatto di festa e di pensiero, in cui riescono a stare insieme i fuochi di San Giovanni con le scintille che ricadono sui ballerini felici e i pensieri di un viandante sotto la casa natale del martire anarchico Bartolomeo Vanzetti. E poi il cane nero di Churchill, il kitsch di una luminaria e una Pro loco in cielo, una musica intagliata con il Vernantin, il silenzio dei funghi nei boschi, una giostra nel palazzo dei Papi di Avinhon. Il tutto sostenuto da ghironde, fisarmoniche, cornamuse, flauti che dialogano con il basso, la chitarra, la batteria e un po’ di elettronica del presente.

Prosegue Berardo: «”La Meison” è la casa in cui ci ritroviamo a raccontare davanti al fuoco acceso, gli incontri, le glorie, le delusioni, le avventure, i sogni, le gioie e le amarezze di tanti viaggi, di tante piazze. I suonatori di viola tornano a casa, e portano con loro una “cabassa” di ricordi per accendere la fantasia di figli e dei nipoti, tra tante storie che non puoi trovare on line, ma solamente nella magia sempre più rara dell’incontro con un amico. E Lou Dalfin ti parlerà del mare soltanto immaginato, sognato da chi vive sotto le montagne».

Per l’occasione, la band, formata attualmente da: Sergio Berardo (Ghironda, Organetto, Voce); Riccardo Serra (Batteria); Dino Tron (Fisarmonica, Organetto, Cornamuse); Enrico Gosmar (Chitarra); Carlo Revello (Basso); Mario Poletti (Plettri); Enrica Bruna (Flauti), sarà accompagnata da numerosi ospiti che hanno partecipato alla realizzazione dei brani dell’album:

Cristina Saltetto – Voce, Elia “Rouge” Zortea – Trombone, Dario Avena – Sax, Luca Poetto – Mc Vox, Daniele Giordano – Chitarra 


Ad aprire la festa ci sarò Madaski (Africa Unite) con un dub sui brani dei Lou Dalfin.

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