Musica ad alta quota
by Marta Ciccolari Micaldi
Sta per partire una nuova stagione di musica dedicata a “quelli che volano”: concerti e iniziative musicali traversali che hanno come denominatore comune il volo, l’andare lontano, la celebrazione dell’immaginazione e del futuro.
Da un lato prende il volo, appunto, il cartellone dell'Orchestra Filarmonica di Torino, a cui si deve il merito di aver coniato questa formula aerea. Anzi, come hanno felicemente proposto loro stessi, Airlines: “Le dieci nuove produzioni da ottobre 2018 a giugno 2019 sono dieci ideali mete da esplorare. La Stagione 2018-2019 è un volo tra follia e magia, dove le destinazioni sono le emozioni e le sensazioni umane: un viaggio che si può godere con un abbonamento all inclusive, ma anche con una esperienza last minute.”
Si comincia quindi il 23 ottobre al Conservatorio Verdi con la Ouverture D 732 da Alfonso ed Estrella di Franz Schubert diretta da Giampaolo Pretto, un concerto che nel cartellone è chiamato Follia (seguiranno fino a giugno 2019: Leggerezza, Inganno, Passione, Riflessione, Ironia, Serenità, Nostalgia, Complicità e Magia): “Una sinfonia ineseguibile, lunga come il divino, grande come il passato. Folle come il nostro primo volo.”
Se il programma di questa stagione sembra sin da queste premesse come minimo vertiginoso, a questo si aggiunge la possibilità di eseguire un check-in piuttosto smart: le due prove che precedono ogni spettacolo (quelle di lavoro e quelle generali) saranno sempre aperte al pubblico e si svolgeranno rispettivamente la domenica e il lunedì precedenti al debutto. Sarà data così la possibilità agli studenti universitari e ai lavoratori di salire a bordo in orari e con tariffe decisamente low-cost.
Di tutt’altro tono è il programma dell’associazione musicale De Sono, realtà cittadina che da 30 anni si occupa di valorizzare il talento di alcuni giovani musicisti e che, per questa nobile ragione, nel 2017 ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Proprio per celebrare i propri trent’anni di attività, questo autunno la De Sono inaugura il suo cartellone con un concerto speciale degli Archi De Sono “in una formazione composta dai migliori borsisti degli ultimi anni, impegnati nell’esecuzione di pagine scritte da Mozart e Beethoven proprio intorno al trentesimo anno d’età.”
Ma chi sono questi giovani musicisti? E cosa fanno durante l’anno quando non sono impegnati con i concerti? Molti di loro, vincitori di borse di studio messe a bando dalla stessa associazione, studiano musica e sono impegnati nella scrittura di tesi musicali in diversi college e conservatori del mondo; altri frequentano master di specializzazione e suonano (violoncello, chitarra, pjanoforte, oboe, violino) in orchestre europee e italiane.
È proprio l’attenzione verso il futuro dei ragazzi che spinge la De Sono ad affiancare al proprio cartellone concertistico ed editoriale un progetto educational dedicato all’ascolto: dalle lezioni-concerto al Dams moderate dai docenti Paolo Gallarati e Andrea Malvano al ciclo di lezioni al liceo Alfieri dedicato alla lettura critica e all’ascolto di una grande opera del repertorio italiano al progetto #NotediClasse in collaborazione con la Fondazione Agnelli.
Se il teatro è un volo nel futuro, allora quest’anno è la musica ad avere le ali!