Acconciature: storia della cura della chioma
di Eleonora Chiais
Ornamento dell’outfit e utile strumento per mostrare il proprio stile, la capigliatura è – storicamente – vittima dei capricci della moda. ecco le pettinature più hip dall’antichità a oggi.
Proprio come l’abbigliamento, anche le acconciature hanno avuto (e continuano ad avere) una grande importanza nella storia della moda, sia femminile che maschile. Fin dai tempi antichi, infatti, i capelli sono stati vissuti come un ornamento sempre a portata di mano da elaborare ad arte a seconda dell’occasione e della circostanza.
Acconciature, tagli, colorazioni e decorazioni si sono, così, susseguiti a cavallo dei decenni e dei secoli andando a creare delle vere e proprie correnti modaiole, dei trend. Ma quali sono state le tendenze più cool tra i nostri antenati?
Già nella preistoria, ci dicono gli studiosi di quest’epoca, portare capelli più o meno lunghi era un utile simbolo per indicare immediatamente l’appartenenza a una ben precisa tribù, ma è solo nei regni degli Assiri e dei Babilonesicheleacconciatureinizianoavenireutilizzate come simboli veri e propri. In questo periodo le donne ricche, appartenenti ai ceti sociali più alti, avevano l’abitudine di adornare la chioma con pietre preziose e di tenere i capelli legati mentre le chiome sciolte (e disordinate) erano, per ovvie ragioni, appannaggio delle donne meno abbienti. Anche gli uomini dell’epoca facevano attenzione alla chioma e optavano per la lunghezza tanto che, riportano gli storici, in quei tempi non erano rari coloro che sceglievano di indossare addirittura elaborate parrucche di crine. Gli Antichi Egizi, ce lo insegnano i dipinti dell’epoca, optavano anche loro per acconciature elaborate e unisex mentre nell’Impero Romano la lunghezza inizia a indicare il genere: se le donne patrizie continuano a tenere i capelli lunghi (ma quasi sempre raccolti) gli uomini, al contrario, iniziano a tagliarli corti.
Correndo attraverso i secoli arriviamo al Rinascimento e al Barocco dove i capelli assumono un ruolo centrale e le acconciature non hanno eguali in termini di sfarzo e ricchezza tra elaborati chignon, morbide trecce decorate, gioielli per la chioma (come i diademi preziosi) e cosi via. Questa è l’epoca delle parrucche incipriate, delle cupole e delle aureole finte usate ad arte per dare ai capelli forme esagerate e stravaganti. La parola d’ordine di questo periodo, d’altra parte, è una e una sola: meraviglia. Anche nei capelli.
Nel Novecento si torna, invece, a una certa sobrietà. Con il secolo delle due guerre, infatti, le donne iniziano a tagliare i capelli più corti per mostrarsi indipendenti, attive e autosufficienti. Si torna poi anche ad una certa naturalezza (che è tipica dello stile dei figli dei fiori e torna poi negli Anni Novanta) ma non mancano nemmeno chiome vaporose e accessori per capelli di ogni genere che, nati in un periodo in cui il cappellino non è più d’obbligo, esistono (e resistono) ancora oggi.
E nella stretta contemporaneità? Oggi la libertà di poter gestire a piacimento i propri capelli sembra assoluta. Non mancano però tendenze, più o meno amate e seguite, che ciascuno di noi ha la possibilità di esplorare modificando a piacimento il proprio aspetto con la complicità dei molti professionisti esperti nella cura della chioma, dei tanti prodotti studiati ad arte per le diverse tipologie di capelli e – ultimo ma non per ultimo - dei consigli delle star che, via social network ma non solo, non rinunciano mai ad esplorare nuovi trend anche il fatto di acconciatura.
Colorazioni naturali: cosa scegliere?
Antichissima ma sempre attuale, la colorazione dei capelli è una pratica alla quale prima o poi si sottopongono tutti. “Il mio vero colore dei capelli era una specie di biondo scuro – raccontava, per esempio, l’attrice Julia Roberts -, adesso ho i capelli che variano a seconda dell’umore”. E il plus delle tinte è proprio questo: ormai lontanissimo dall’essere un trattamento utilizzato solo per nascondere i primi capelli bianchi, infatti, il “colore” è un modo rapido e indolore per regalare un nuovo appeal alla chioma. E le possibilità non mancano. Dalla classica tinta all over ai colpi di sole (o di luna) fino al modernissimo e super cool balayage che – insignito, a ragione, del titolo di sovrano delle tendenze hairstyle targate 2020 – è naturalissimo e super luminoso e si adatta a ogni tipo di capello (chiaro/scuro, lungo/corto).
Arcobaleno in testa, la passione delle star
Parola d’ordine “osare”: per un look impossibile da non notare largo alle tonalità fluo! La tendenza dei colori accesi per vivacizzare la chioma è, da sempre, amatissima dalle star (l’antesignano, si sa, fu il ciuffo rosa di Cyndi Lauper negli anni Ottanta) ma ormai è sempre più diffusa anche nel daily outfit di signore e signorine attente alle tendenze. E le alternative cromatiche sono potenzialmente sterminate! Partenza dal grigio/argento (recentemente sfoggiato da una fiabesca Lady Gaga) e poi blu (Rita Ora ne proponeva una versione sfumata dal celeste all’indaco), rosa (si veda, tra l’altro, alla voce Chiara Ferragni), verde (Avril Lavigne insegna), arancione (come Dua Lipa) e chi più ne ha... più ne provi!
Tagli, i più cool dell’inverno 2020
“Una donna che si taglia i capelli – diceva Coco Chanel – è in procinto di cambiare la sua vita”. Un’affermazione che le amanti del cambiamento (e del parrucco) non potrannochesottoscrivere:cosac’èdimeglio,infatti,che una bella modifica nell’hair look per sentirsi pronte ad affrontare nuove avventure? Per chi cerca suggerimenti sulle tendenze d’annata ecco qualche consiglio. Il corto più cool è sfilato d’ispirazione anni Ottanta, il medio fa rima con asimmetria e romanticismo mentre il lungo ha un’ispirazione nostalgicamente retrò e punta su volumi ottenuti ad arte.
Star e capelli: chi cambia (e chi no)
Nel 2017 quando si è presentata sul red carpet con la chioma biondo platino completamente rasata a zero Cara Delevigne ha lasciato tutti a bocca aperta. Stessa sorte, qualche annetto prima, per i fan di Emma Watson che a sorpresa – in occasione della premiere dell’ultimo capitolo della saga di Harry Potter - si sono trovati davanti “Hermione” con un inedito pixie cut. Che dire poi degli ammiratori di Ariana Grande quando la cantante ha deciso, sul palco, di sciogliere la coda di cavallo che è il suo simbolo distintivo? Accanto alle amanti dei colpi di testa (in senso letterale) ci sono, però, molte dive (di ieri e di oggi) che hanno scelto di non cambiare mai il loro stile diventando icone. Dal biondissimo caschetto boccoloso di Marylin Monroe a quello d’oro di Raffaella Carrà, dal taglio “alla Rachel” che ha contribuito alla fortuna di Jennifer Aniston fino al caschetto di Lucy Boynton che, ha raccontato, porta questo taglio fin da bambina. E nello schieramento di chi dice no ai colpi di testa c’era anche la storica direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani fautrice del dogma secondo il quale per chi vuole rimanere impresso è sconsigliabile cambiare look con troppa facilità. E la sua collega Anne Wintour sottoscrive in toto.