Camilla Giorgi
IL TALENTO RIBELLE DI CAMILA
L’italoargentina Giorgi è una delle tenniste più ammirate del circuito del tennis mondiale. Colpi impressionanti, una presenza scenica notevole e tanta voglia di raggiungere il vertice
Novembre è stato il mese rigenerante: terme, un po’ di relax, qualche serata per ricaricare le batterie e poi di nuovo sotto per preparare al meglio la stagione 2015. La vita da tennista professionista di Camila Giorgi è scandita da ritmi serratissimi che la vedono impegnata dieci mesi all’anno in giro per il mondo. Come per i suoi colleghi, novembre e dicembre sono quelli in cui si scaricano le tossine di una lunga stagione agonistica e ci si prepara ad affrontare al meglio quella in arrivo.Camila, ventitré anni il 30 dicembre, è nata a Macerata da genitori italoargentini, Claudia e Sergio. Il papà è anche il suo allenatore: è stato lui ad avviarla al tennis, dopo che da bambina si era approcciata allo sport con la ginnastica artistica. Di quell’esperienza, il genitore-coach ha preso i metodi piuttosto duri delle allenatrici ucraine della figlia per applicarli al mondo della racchetta: risultato? Tanta fatica, molte lacrime e anche la convinzione di potercela fare.Non si sbagliava: Giorgi ha concluso l’anno alla posizione numero 35 del ranking WTA (la classifica mondiale del circuito femminile del tennis dove a fine 2013 era 97ma) dopo la sua miglior stagione da professionista culminata in due finali, purtroppo perse. Ma la strada è tracciata verso un’ulteriore scalata delle posizioni di vertice e anche le idee sono molto chiare, come si può leggere sul sito personale (camilagiorgi.it). Già nel 2006, infatti, appena 14enne raccontava alla Gazzetta dello Sport i suoi desideri e progetti: «Il mio Slam da sogno è Wimbledon, gli idoli Martina Hingis e Roger Federer, sarò numero 1 del mondo e mio padre sarà ancora il mio allenatore».Il padre è ancora il suo allenatore, gli idoli probabilmente sono rimasti gli stessi, il titolo di Wimbledon è un progetto a cui sta lavorando con convinzione: il suo vero obiettivo è probabilmente quello della ricerca della continuità. Camila spesso sfodera prestazioni che non lasciano dubbio alcuno sulla possibilità che diventi una campionessa, ma le capita anche di perdere con avversarie molto meno quotate in maniera apparentemente inspiegabile. Il suo gioco è entusiasmante, sempre alla ricerca del colpo vincente e mai del banale palleggio e ogni tanto questo atteggiamento le si ritorce contro nelle giornate di scarsa vena, nelle quali può “calare il buio”. Insomma, l’Italia ha una campionessa potenziale che tutti attendono al salto definitivo verso la top ten della classifica e alla prima vittoria in un torneo. Il campo parlerà per lei, intanto nella definizione del personaggio Camila si scoprono aspetti molto interessanti, che raccontano qualcosa in più di una tennista che si fa notare nel circuito anche per la sua indubbia bellezza. Raccolti da Giorgi stessa sulla sua pagina web, tracciano un profilo decisamente interessante della ragazza italoargentina. Intanto emerge l’ammirazione per lo sportivo più amato e “scomodo” del mondo: «Vorrei conoscere Diego Armando Maradona». Per quanto riguarda le passioni nel tempo libero, prova ammirazione per il cantante e musicista Lenny Kravitz e per le pellicole dissacranti, romantiche e amare di Pedro Almodovar. A tavola si coccola con le tagliatelle al salmone, mentre sul fronte dello stile e dello shopping ha un debole per il rosa chiaro e non esce mai di casa senza il più tecnologico e fondamentale degli accessori: il cellulare. E chissà se prima di ricominciare a giocare a tennis avrà tempo per realizzare il suo viaggio da sogno a Bora Bora o di visitare le due città al mondo che più ama, Roma e Parigi. Di certo ci tornerà per disputare alcuni dei tornei più importanti dell’anno. I primi appuntamenti saranno, invece, dall’altra parte del globo: in particolare l’Australian Open, primo torneo del Grande Slam. Non sarà il tanto desiderato Wimbledon ma è pur sempre il primo banco di prova per capire se Camila Giorgi potrà diventare la campionessa che molti pensano sia.
di Davide Fantino