Chef Domenico Candela: impegnatevi a studiare la cucina
Chef del ristorante George di Napoli, 1 stella Michelin, Domenico Candela è stato a fianco di importanti cuochi fin da giovanissimo.
Il suo percorso l’ha portato dall’Italia alla Francia. La prima volta in Francia a 23 anni, fa esperienza in un due stelle Michelin; tornato nel Belpaese viene arruolato dallo chef Antonio Guida a Il Pellicano di Porto Ercole e da Damiano Nigro a Relais Villa D’Amelia a Benevento. E poi, a Capri, a Il Quisisana, con Stefano Mazzone, marchesiano di scuola francese e al Ristorante Vespasia di Norcia. E poi ancora in Francia, con Yannick Alléno, e in Italia con Enrico Bartolini. E proprio quest’ultimo, fautore di una cucina ‘tradizionale ma al tempo stesso contemporanea’, gli ha insegnato le moderne tecniche di cottura, senza mai rinunciare alla sperimentazione.
“La mia cucina è un viaggio nella memoria e memoria di viaggio” dice. La cucina tradizionale viene proposta in modo inedito, sempre rinnovata grazie a nuovi menù, ricchi di piatti equilibrati, a base di sapori netti e riconoscibili.
Qual è il suo primo ricordo legato alla cucina?
"Gli odori ed i sapori della cucina d’infanzia".
Quando ha deciso di occuparsi di cucina?
"A 14 anni, dopo il primo anno di scuola alberghiera, iniziai a lavorare d’estate nel mondo della ristorazione".
Il profumo che le fa venire fame...
"Il profumo del pane appena sfornato".
Qual è il suo ingrediente preferito?
"Il pomodoro".
Un utensile di cui non può fare a meno?
"La pinzetta da cucina".
"Aiuto, ho il frigo quasi vuoto!", ci suggerisce una ricetta semplice ma di sicuro effetto?
"Pasta olio e parmigiano".
Che cosa non deve mancare in dispensa?
"La pasta di Gragnano".
Un consiglio per chi non sa cucinare?
"Impegnarsi e studiare".