DON GIOVANNI: Riccardo Muti dirige il capolavoro di Mozart, con la regia di Chiara Muti
Questa mattina, presso il Foyer del Toro del Teatro Regio, è stata presentata la nuova produzione del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.
All'incontro hanno partecipato il Maestro Riccardo Muti, la regista Chiara Muti, il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin, il Direttore artistico Sebastian F. Schwarz, il Condirettore Generale di Reale Mutua Massimo Luviè e gli interpreti dell'opera.
l “mito della musica” Riccardo Muti torna al Regio per dirigere Don Giovanni, leggendario capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart. Il Maestro Muti sale sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio e mantiene fede alla promessa del febbraio 2021 quando, nel salutare il Teatro, espresse un commosso apprezzamento: «avete dimostrato di essere molto al di sopra dell’ottimo, di essere un’eccellenza importante non solo di Torino, ma anche dell’Italia».
Chiara Muti firma la regia di questo nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo. Protagonista delle cinque recite dal 18 al 26 novembre è un cast di altissimo livello: Luca Micheletti, Jacquelyn Wagner, Mariangela Sicilia, Giovanni Sala, Alessandro Luongo, Francesca Di Sauro, Leon Košavić e Riccardo Zanellato. La nuova produzione di Don Giovanni è sicuramente lo spettacolo di punta della Stagione 2022 del Teatro Regio ed è un appuntamento molto atteso a livello internazionale.
Reale Mutua, che da anni è accanto al Teatro e ne sostiene l’attività con impegno e passione, è sponsor della produzione di Don Giovanni. «Da sempre siamo impegnati nel supportare e diffondere la cultura come fattore di crescita e sviluppo per l’individuo e la collettività, sostenendola nelle sue molteplici forme - dichiara Massimo Luviè Condirettore Generale di Reale Mutua – siamo pertanto orgogliosi che la nostra Società sia a fianco anche quest’anno di uno dei teatri più prestigiosi del panorama artistico e musicale internazionale, partecipando alla stagione operistica 2022 con il Don Giovanni, diretto dal grande Maestro Riccardo Muti, presente per il secondo anno consecutivo nella nostra Città e punto di riferimento per tutti coloro che hanno nel cuore la musica classica».
Il Coro del Teatro Regio è istruito da Andrea Secchi. Le scene sono di Alessandro Camera, i raffinatissimi costumi di Tommaso Lagattolla e le luci di Vincent Longuemare. Maestro al fortepiano è Alessandro Benigni.
«Mozart diceva che la musica più profonda è quella che si nasconde tra le note. È un’idea incredibile: tra una nota e l’altra, anche se strettamente legate, c’è l’infinito. Il Mistero è lì, in quello spazio che racchiude l’universo». Così Riccardo Muti – nel suo libro L’infinito tra le note. Il mio viaggio nella musica(Solferino, 2019) – fa proprie le parole del compositore del Don Giovanni per illustrare la dimensione più profonda dell’arte musicale. Il Maestro Muti è senza dubbio uno dei più prestigiosi direttori al mondo, “l’apostolo del mito italiano” (come lo definì il giornalista Lorenzo Arruga), la sua brillante carriera e la personalità magnetica ne fanno costantemente fonte di ispirazione e fascino. Come inossidabile resiste ancora oggi, il fascino di Don Giovanni, ben oltre ormai il suo archetipo letterario.
Mito immortale del seduttore per antonomasia, Don Giovanni è molto più di un personaggio: è l’incarnazione del desiderio infinito. Attorno a lui ruotano come in un vortice tutti i personaggi, e risuonano alcune delle musiche più belle e potenti che siano mai state scritte. Ma lui, il protagonista, ha solo due arie, velocissime, cortissime, perché è troppo indaffarato a corteggiare e sedurre tutte “pel piacer di porle in lista”; corre, nella sua ultima giornata di vita, verso l’Inferno.
«Don Giovanni non esisterebbe senza donne! Deve alle sue prede il nome che porta – racconta la regista Chiara Muti – Le dodici entità che deambulano in scena sono le ombre del rimorso di Don Giovanni, o meglio quello che vanno cercando invano torturandosi senza pace e che vorrebbero veder balenare nel profondo dei suoi occhi sfuggenti, per liberarsi dall’umiliazione d’essere, un giorno, state sue vittime. Il mito che incarna l’ha reso immune, l’archetipo che rappresenta l’ha liberato dai fili a cui sono ancorati tutti gli altri, e nessun timore di Dio riuscirà mai ad ammaestrarlo!». Prosegue Chiara Muti: «Mozart ha lasciato Don Giovanni senza una vera aria, perché egli vive negli altri… Non ha tempo da perdere e corre dritto incontro al suo destino. Gli altri, invece, sono comprimari inconcludenti, aspiranti protagonisti. Anna, per esempio, che si dispera per la morte del padre, lo fa in maniera affettata, priva d’ogni spontaneità – e mi fa venire in mente la Desdemona agonizzante e compiaciuta di Laura Betti in Che cosa sono le nuvole? di Pasolini, geniale affresco sulla condizione umana».
Il Don Giovanni andrà in scena Venerdì 18 Novembre 2022 ore 20, Domenica 20 Novembre 2022 ore 15, Martedì 22 Novembre 2022 ore 20, Giovedì 24 Novembre 2022 ore 20, Sabato 26 Novembre 2022 ore 15 e sarà diffuso in diretta giovedì 24 novembre alle ore 20 su Rai Radio3; la trasmissione sarà condotta da Susanna Franchi.
Per desiderio del Maestro Riccardo Muti e del Sovrintendente Mathieu Jouvin, il Teatro Regio devolve l’incasso della prova generale di mercoledì 16 novembre alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo.