Un palcoscenico per la danza

O, ancora meglio, Palcoscenico Danza: il teatro che si trasforma in balletto. È iniziata lo scorso 12 gennaio l’undicesima edizione della rassegna diretta da Paolo Mohovic e promossa dal TPE dedicata al linguaggio del corpo, alle forme della danza che non si vedono altrove. Undici spettacoli al Teatro Astra di Torino e uno alla Lavanderia a Vapore di Collegno, la rassegna “propone un ventaglio di stili non presenti in altre rassegne nazionali e internazionali maggiormente interessate alle contaminazioni, alla danza performativa o profondamente marcata da influenze teatrali”. Palcoscenico Danza offre pura danza e la pura danza ha a che fare principalmente con il corpo.

Ecco perché, ad esempio, molta attenzione è stata data alla danza folclorica, in particolare a quella spagnola, al flamenco rivisitato in chiave attuale, che ha indicativamente inaugurato la rassegna con due spettacoli diretti da José Huertas e Marta Fernandez: La mar de Flamenco e Festa Flamenca. Ecco perché, ancora, Palcoscenico Danza quest’anno vuole dare risalto alla presenza femminile, nel versante sia della creazione che dell’interpretazione: l’8 marzo, giornata canonicamente dedicata alla donna, la rassegna propone A Fury Tale, per la regia e la coreografia di Cristiana Morganti ma interpretato da due fuoriclasse: Anna Wehsag e Anna Fingerhurt. Saranno loro due, infatti, che - alte, pallide, entrambe con i capelli rossi ma profondamente diverse - racconteranno il femminile, a metà tra fiaba e realtà, nelle sue molte declinazioni: competizione/amicizia, aggressività/tenerezza, imprevedibilità/quotidianità. “Fatate, furbesche e selvatiche” queste due figure danzeranno accompagnate da “un collage musicale che spazia con voracità tra stili e generi, dal punk-rock a Bach”.

A proposito di contaminazioni, il 23 marzo Fiori di garza porterà sul palcoscenico della Lavanderia a Vapore, per la prima volta in Italia e in Europa, un felice abbinamento di danza e poesia: la prima interpretata da Cristiana Casadio e la seconda da Laura Fusco. In assenza di musica e scenografie, la Parola e la Danza si alterneranno, si fonderanno, daranno vita a un nuovo linguaggio composito in grado di raccontare “l’anima di tante donne lunari, misteriose, romantiche, arcaiche ma anche attualissime nelle loro sfide e sogni”. Lo spettacolo è un work in progress e fa parte del progetto Format poesia e danza di Laura Fusco: ha debuttato come studio a Villa della Regina, proseguirà in tournée da Berlino.

Sono in tour per questa rassegna anche i trenta danzatori del Tulsa Ballet, una delle dieci compagnie più importanti degli Stati Uniti: il 16 aprile presenteranno al Teatro Astra tre coreografie, di cui una firmata da Anabel Lopez Ochoa, la coreografa donna più richiesta su scala mondiale. A chiudere l’intera rassegna, invece, ci saranno i giovani talenti dell’Eko Dance International Project diretto da Pompea Santoro (un progetto che intende dare risalto a ballerini e coreografi meritevoli) impegnati in Messiahaendel, una creazione dello stesso direttore artistico di Palcoscenico Danza, Paolo Mohovic, in scena il 17 maggio. In un’atmosfera sospesa tra cielo e terra, tra sogno e realtà, il capolavoro di Haendel svelerà il suo aspetto più spirituale e di ricerca del divino. Il tutto all’insegna di quella speciale sinergia che si crea tra corpo, interpretazione e pubblico: un corpo singolo e uno collettivo.

INFO
Per informazioni e biglietti: www.fondazionetpe.it
Prevendita presso Infopiemonte, piazza Castello 165, tutti i giorni h 9-18.

di Marta Ciccolari Micaldi

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