(G)astronomie: il Festival degli scienziati di buona forchetta
Due giorni all’insegna del gusto, dello spazio e dello spettacolo al Castello di Moncalieri (Giardino delle Rose Principessa Maria Letizia)
Il 2022 si conferma un anno di straordinaria importanza per il settore aerospaziale, con missioni che vedono e vedranno l’Italia in prima fila. Si è partiti infatti il 27 aprile, con il ritorno dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti sulla Stazione spaziale internazionale, mentre a inizio settembre è previsto il lancio della missione Artemis 1 della Nasa e dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), alla volta della Luna.
Sarà il secondo volo di collaudo della navicella Orion (senza equipaggio) e il primo lancio del razzo vettore Space Launch System che nell’ambito del programma Artemis verrà utilizzato per il Lunar Gateway, la stazione in orbita cislunare che dalla seconda metà degli anni ‘20 riporterà l’uomo sul suolo selenita aprendo la strada all’esplorazione umana dello spazio profondo, verso Marte e oltre.
Al centro della scena ancora una volta la nostra città, Torino, la piccola Houston italiana, dove sono attive realtà come THALES ALENIA SPACE e ALTEC, senza dimenticare che sulla stazione spaziale sono fornite l’acqua di SMAT, è volato il caffè ISSpresso di Lavazza, eccellenze del territorio come la piattella canavesana – presidio Slow Food scelto per le particolari caratteristiche organolettiche e i contenuti nutrizionali che lo rendono un super food – entrato a far parte del menù di Samantha Cristoforetti, oppure il riso de gliAironi utilizzato da Davide Scabin per preparare il risotto al pesto agli astronauti della NASA.
(G)ASTRONOMIE – Il Festival degli scienziati di buona forchetta (o dei buongustai di scienza, che dir si voglia…) è l’occasione per parlare dei futuri scenari di queste missioni e della loro importanza per la vita sulla Terra, nella suggestiva cornice del Castello di Moncalieri, residenza sabauda patrimonio dell’Umanità UNESCO, tra un assaggio e l’altro in compagnia di autorevoli esperti e divulgatori scientifici.
IL FESTIVAL
Il format, già sperimentato con successo in location di prestigio come lo stellato Casa Vicina a Eataly Lingotto e Green Pea, al ristorante Birichindi Nicola Batavia o alla Casa del Pingone (IQOS Embassy @ Porta Palatina), ricalca e amplifica quello della Cena Spaziale, la social dinner ideata e condotta dal giornalista, scrittore e g-astronauta Maurizio Maschio in cui gli ospiti sono invitati ad accomodarsi ai tavoli insieme agli altri commensali e ad assaporare in un clima conviviale uno speciale menù ispirato allo spazio, servito in abbinamento ai vini selezionati dal sommelier.
Le portate devono richiamare nell’aspetto, nella scelta del nome o nella mise en place qualche caratteristica della Luna, di Marte e di altri corpi celesti. Durante la Cena Spaziale le portate sono intervallate da un talk show a tema: una chiacchierata con ospiti esperti del settore aerospaziale, mentre sullo schermo scorrono video e filmati dedicati alle ultime missioni robotiche e con equipaggio umano sulla ISS e verso altri pianeti.
Con la bella stagione il format si espande e invade luoghi all’aperto trasformandosi in un vero festival, organizzato dal g-astronauta Maurizio Maschio e da Silvia Viglietti, con la collaborazione di Alba Zanini.
Due giornate dedicate al gusto e allo spazio, con incontri, spettacoli, mostre, attività per le famiglie e i più piccoli, osservazioni al telescopio, proiezioni di film, degustazioni di vini e prodotti locali.
LA SPACE & FOOD EXPERIENCE
Al loro ingresso nel giardino i visitatori che avranno acquistato il biglietto a 10 euro verranno dotati di calice con taschina e accolti dalla «Galassia dei produttori», una discovery tasting experience in cui scoprire e assaporare alcune eccellenze enogastronomiche del territorio, in collaborazione con i Maestri del Gusto e la selezione di cantine del progetto Torino DOC della Camera di Commercio di Torino. Oltre al giro di assaggi inclusi nel biglietto, tutti i produttori effettueranno vendita e somministrazione dei prodotti esposti (con prezzo a parte). Presenti anche una rappresentanza di etichette dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e del Consorzio dei vini delle Colline del Monferrato Casalese, assieme ad altre realtà che proporranno in vendita e in assaggio le loro delizie: da gliAironi, con specialità a base di riso a Nivaroli, che presenterà con un esclusivo cooking show il suo nuovo gelato roll e alla sera preparerà originali cocktail con gelato e frutta fresca, dai vini della Tenuta Bricco San Giorgio di Vinchio presente con gli ottimi La Giorgina Rosè Piemonte doc e Biancoluna Monferrato doc bianco Viognier a una chicca sabauda come Amaro Menta, un liquore a base aloe, ottenuto tramite un doppio processo di infusione e distillazione, ingentilito da un sentore di menta per rendere più delicato il suo sapore.
Le degustazioni andranno ad accompagnare sia sabato 23 sia domenica 24 luglio il ricco palinsesto pomeridiano di incontri con importanti ospiti del mondo scientifico e aerospaziale (come da programma allegato), che si terranno sino alle ore 19,30 nell’area palco, sotto le arcate, e poi gli spettacoli in fascia serale, sino alle 24.
UN EXTRA VERMOUTH SPAZIALE
Dalle ore 19,30 di sabato 23 luglio il volo in orbita dei g-astronauti che avranno scelto la formula d’ingresso a 30 euro proseguirà con l’Extra Vermouth Spaziale. Il progetto, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, ha l’obiettivo di valorizzare un’eccellenza di Torino che trova le sue origini nel 1800 con «L'ora del Vermouth»: un momento preciso della giornata, durante il quale si degustava il Vermouth di Torino accompagnato dai «piat ‘d rinforss», i piattini di rinforzo costituiti da «ulive, acciughe insalate, peperoni in aceto, salsicciotto o prosciutto affettato, ed altre simili cose». In occasione di (G)ASTRONOMIE – Il Festival degli scienziati di buona forchetta, il giardino del Castello ospiterà una selezione di locali che aderiscono all'iniziativa durante l’anno, fra cui il cocktail lounge La Drogheria di piazza Vittorio Veneto, che proporranno ognuno una degustazione a tema. I visitatori potranno quindi scegliere fra diverse proposte, ognuna comprensiva di 3 degustazioni di Vermouth in purezza oppure 1 degustazione in purezza e 1 cocktail ispirato allo Spazio e ai misteri dell’Universo, con l’abbinamento di 4 assaggi di piatti o prodotti tipici piemontesi, in formato tapas, per chiudere in dolcezza con piccola pasticceria. E, siccome anche la musica è scienza, dalle 21,30 i riflettori sono puntati sui Lhasa Society, che in occasione di (G)ASTRONOMIE proporranno dal vivo il loro album OBE (Roll Produzioni) e alcuni brani inediti. Sul palco, oltre a chitarra e batteria, troveranno spazio macchine elettroniche e sintetizzatori, generatori di sonorità ambient, quasi oniriche, che accompagneranno il pubblico in una esperienza extra-terrena: un viaggio tra i corpi celesti e le galassie riproposte con la proiezione di alcune immagini del telescopio Hubble. A guidarli, la voce dei primi astronauti sulla Luna, Neil e Buzz. La serata si aprirà con il live set di d_bnds, accompagnato da Igor, in una rivisitazione dei brani IRA e Mahone. Al dj-set di Victor Bomì il compito di chiudere la serata con una selezione musicale pensata apposta per l’evento.
LA GRANDE CENA SPAZIALE CON CINEMA SOTTO LE STELLE
Il momento clou di questa prima edizione di (G)ASTRONOMIE – Il Festival degli scienziati di buona forchetta, sarà domenica 24 luglio a partire dalle 19,30 con la Grande Cena Spaziale preparata dallo chef Fabio Montagna di Bacalhau Osteria. Un evento esclusivo, per una space full experience all’insegna dell’alta cucina in cui i commensali potranno assaporare un menù a tema spaziale creato ad hoc per l’occasione, in una location di grande fascino. Il tutto impreziosito da «pillole di spazio» con gli ospiti del mondo aerospaziale.
Protagonista l’ingrediente più rappresentativo della cucina di Fabio Montagna: il baccalà, per un inedito viaggio in punta di forchetta in cui il pregiato merluzzo islandese incontrerà la geografia e le atmosfere di Marte. «Per la Cena Spaziale – racconta lo chef e patron di Bacalhau Osteria – ho pensato agli elementi che sono maggiormente ricorrenti se si pensa allo spazio, uno su tutti Marte, il pianeta rosso. L’ultimo dei pianeti di tipo terrestre è stato fonte di ispirazione nella realizzazione del menù; ho quindi creato delle ricette esclusive e inedite per la serata, un vero e proprio percorso su Marte, abbinando il nostro pregiato merluzzo dei mari del Nord – la razza più apprezzata al mondo – con materie prime di qualità e fresche, vista la stagione, che richiamassero gli elementi del pianeta come L’Olympus Mons, il più grande rilievo, e il ferro. Cosa vorrei? Che i commensali, durante la cena, vivessero l’emozione di trovarsi nello spazio semplicemente degustando i piatti coreografici e colorati appositamente preparati».
Un percorso gustativo multisensoriale che si aprirà con Aria di Marte, ovvero una spuma di baccalà su insalatina di anguria e meteoriti di pistacchio in cui tutti gli ingredienti richiamano il senso di leggerezza e l’atmosfera rarefatta del quarto pianeta del Sistema Solare, dove la gravità è circa un terzo di quella terrestre. Il viaggio proseguirà con uno scoppiettante antipasto battezzato Olympus Mons erutta, una spugna al sentore di barbabietola, baccalà in olio cottura, fonduta di mandorle, chutney di frutta e verdure croccanti, tempestata di lapilli di pane, in cui lo chef ha voluto descrivere con un piatto il più grande rilievo di Marte e dell’intero sistema solare, un gigante alto ben 25 km. Una pellicola cult è stata d’spirazione per il primo piatto, Mars attack, l’invasione. In questo caso le navicelle spaziali sono dei tortelli, a forma circolare. La pasta fresca è quella preparata per l’occasione dallo storico Pastificio Bolognese Muzzarelli, servita con burrata di baccalà, multicolor di prezzemolo e pomodoro e polvere di speck. Per il secondo ci si sposterà nella Valles marineris, questo il nome del piatto, in cui colori e le consistenze del canyon equatoriale marziano sono al centro di uno squisito baccalà islandese con polvere di barbabietola e lavorazione dello spinacio (ricco di un elemento molto presente su Marte, il ferro).
Dulcis in fundo, un omaggio al primo passo – ancora da compiere – di un uomo su un altro pianeta, all’emozione che verrà dal primo sguardo umano al Paesaggio marziano:un irresistibile semifreddo orizzontale alla vaniglia, cioccolato bianco e rocce di brutti e buoni con gelato al lampone, in collaborazione con la gelateria Nivaroli, per chiudere con caffè e Amaro Menta. I piatti saranno abbinati a quattro etichette di due diversi produttori, entrambi presenti alla serata per raccontare i loro vini: il Biancoluna Monferrato doc Bianco Viognier e La Giorgina Rosè Piemonte doc della Tenuta Bricco San Giorgio di Vinchio; il Sauvignon Suitas Piemonte doc e le bollicine Brut Rosè Metodo Martinotti vsq 100% uve Ruchè dell'azienda vitivinicola Prediomagno di Grana.
Il menù è realizzato con il sostegno della Biraghi di Cavallermaggiore, che ha fornito alcuni dei prodotti utilizzati per i piatti.
A seguire, ci si sposterà sotto le arcate del giardino del Castello, per la proiezione del film «Sopravvissuto – The Martian» di Ridley Scott, tratto dal romanzo L’uomo di Marte del 2011 di Andy Weir. Il costo della serata è di 75 euro tutto compreso, posti limitati su prenotazione scrivendo a info@svpress.it.
GLI ALTRI MOMENTI DEL FESTIVAL
In più percorsi espositivi con contenuti multimediali sulle missioni spaziali e un tavolo a cura del Centro Modellistico Torinese, che in occasione di (G)ASTRONOMIE – Il festival degli scienziati di buona forchetta, esporrà una parte della collezione per illustrare i passi dell’evoluzione della conquista dello spazio: da Gagarin ai futuri viaggi verso Marte. Sarà esposto il modello che ha partecipato al concorso Internazionale al Museo Della Cosmonautica di Mosca, nell’anniversario dei 60 anni del volo di Yuri Gagarin, classificandosi terzo, ci saranno i modelli dei tre astronauti dell’Apollo 11 che all’interno di una capsula, collegata a un pallone sonda, hanno volato sino a 33.000 metri di quota, nell’anniversario dei 50 anni del primo sbarco sulla Luna. Non mancheranno attività per bambini e ragazzi a cura di OAGe – Osservatorio Astronomico di Genova e del suo staff, che renderà possibile a tutti provare un'esperienza virtuale di volo nello spazio.
Grandi e piccoli potranno inoltre sperimentare attività con i robot della LEGO® svolgendo alcune missioni proposte dalla FIRST® LEGO® League Challenge sul campo a tema spazio Into Orbit. I laboratori della durata di 30 minuti si svolgeranno dalle 16 alle 20,30 e sarà possibile prenotare i turni di partecipazione direttamente allo stand. Associazione Artù APS si occupa di tecnologie, robotica nell'educazione come strumenti per la creazione di reti intergenerazionali capaci di affrontare unite le sfide del futuro.
Non per ultimo, spazio alla solidarietà con raccolta fondi a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus di Candiolo.
Durante le due giornate è possibile effettuare visite guidate al Castello Reale di Moncalieri.