Giorgio Formica: se fossi...
Giorgio Formica nasce a Torino nel 1980 sotto il segno determinato del Toro, che gli fa intraprendere studi classici, seguire la Facoltà di Giurisprudenza e lavorare come agente immobiliare. Attirato dalla natura e dall’arte, ma anche dal calcio, ama camminare, leggere, farsi avvolgere dalla buona musica di De Andrè e Vinicio Capossela e adora perdersi nei film di Fellini e Kubrick. Si lascia ispirare dalla scrittura, sfociata nella pubblicazione dei libri All’imbuto (2016) e Storie tratte (2019), il cui ricavato viene devoluto all’Associazione Parkinson in Piemonte, che ne cura i malati. Giorgio è particolarmente sensibile alla malattia di Parkinson perché sua madre ne è affetta. In passato ha contribuito alla ricerca con alcuni eventi da lui organizzati e per lo stesso motivo ha deciso di devolvere l’intero ricavato delle sue opere. I libri sono in vendita presso la libreria Scenario, in via Piazzi 7 bis, a Torino.
Se fossi...
Un animale: Una formica, perché le formiche, se si mettono d’accordo, possono spostare un elefante
Un colore: Bianco, perché è il colore che stanno assumendo i miei ricci e devo saperlo abbinare
Un luogo di Torino: Piazza Carlina, che nel settecento era la piazza del mercato del vino e nel duemiladiciannove il mio salotto preferito del gin
Un periodo storico: Il Medioevo, a Frittole, con Troisi e Benigni
Un film: Barry Lyndon, un gentiluomo durante il regno di Giorgio III
Un capo di moda: Un cappello di feltro, che è il tappo per tener dentro ogni cosa e che impedisce l’evaporazione dei ricordi
Una canzone: Vecchio Frack, perché è trasognata malinconica ed assente
Una bottiglia di vino: Nebbiolo, il cui tannino mi solletica il palato
Un cibo: L'agnolotto del plin, da far sciogliere in bocca come una caramella
Un profumo: Il profumo di casa mia, quell’odore inconfondibile di legno, ferro, cd, libri, lampade e dvd
Un oggetto: Un giradischi che con la sua puntina trasforma un vinile in musica di De Andrè Un fiore: Una margherita coi petali dispari, per dar speranza ai sognatori
Un sentimento: L’entusiasmo perché contagia, perchè crea gioia e perché non chiede niente in cambio
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