Giorno della Memoria a Ovada

Due importanti iniziative sono previste per celebrare il Giorno della Memoria ad Ovada nell’Ottantesimo anniversario della Liberazione.

Il cartello delle iniziative è organizzato dal Comune di Ovada, assessorato alla Cultura, e dall’l’ANPI sezione Paolo Marchelli di Ovada.

Giovedì 30 gennaio, alle ore 10,45, presso il teatro comunale Dino Crocco, in collaborazione con l’Istituto Superiore Carlo Barletti e la Biblioteca Civica “Coniugi Ighina”, si terrà la presentazione del libro “In forma di essere umano” di Riccardo Gazzaniga. 

Converseranno con l’autore Raffaella Romagnolo e gli studenti dell’Istituto Superiore di Ovada.

Il libro di Gazzaniga racconta la storia del criminale nazista Adolf Eichmann e della sua cattura. E’ la straordinaria storia, sotto forma di romanzo, della sua cattura nel 1960, quindici anni dopo la caduta del Nazismo. Nel momento in cui lo ritrova, l’agente segreto Zvi Aharoni pronuncia queste parole:
“Avrei voluto si contorcesse nei vestiti e mostrasse la sua vera natura. Sai, lunghi denti affilati, unghie ricurve, prima di liquefarsi. Invece niente. È solo un uomo. E questo significa una cosa, per me. Che in un’altra parte del mondo, in un altro tempo… succederà ancora, Malkin. Non servono vampiri. Bastano gli uomini, a fare cose mostruose”.

Dal 25 gennaio al 5 febbraio si terrà nello spazio espositivo di piazza Cereseto una interessante MOSTRA fotografica da titolo “Lasciatemi il mio nome”. In ricordo di Lucy Salani e delle vittime dimenticate dell’olocausto. Una mostra fotografica sulla memoria e sull’identità. Immagini e parole che raccontano un viaggio intenso e commovente attraverso la vita di Lucy Salani, unica donna transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

Il suo racconto personale, intrecciato con una delle pagine più buie della storia del Novecento, dà voce a una persecuzione spesso invisibile: quella degli omosessuali e delle persone LGBTQIA+, vittime delle barbarie nazifasciste.

Attraverso gli scatti della fotografa bolognese Luciana Passaro e testi tratti dalle testimonianze di Lucy, la mostra racconta il coraggio e la resistenza di chi ha vissuto la propria identità in un mondo ostile. Lucy, scomparsa nel 2023 a 99 anni, ha rappresentato e rappresenta tutt'ora non solo un simbolo di sopravvivenza, ma anche una testimonianza viva del prezzo dell’intolleranza e del potere della libertà interiore. Questa mostra non è solo un omaggio alla sua straordinaria esistenza, ma anche un invito a riflettere sulla necessità di preservare la memoria storica e di promuovere una società fondata sul rispetto, sull’uguaglianza e sull’inclusione. La vita di Lucy Salani è stata e deve continuare ad essere una celebrazione dell’umanità che resiste, anche nei momenti più bui.

La mostra sarà inaugurata sabato 25 gennaio alle ore 17 e resterà aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle ore 12,30, la domenica dalle ore 10 alle ore 12,30.  Durante l’inaugurazione sarà presente Marco Monti, presidente di Tessere le Identità l’associazione di promozione sociale Alessandrina, rivolta alle persone LGBTQIA+ e a chi ha a cuore i diritti civili. 

Ph. Archivio fotografico VisitPiemonte-DMO, photos by Giorgio Perottino

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