Guido1860: il segreto del successo? La vicinanza con i nostri clienti

La vita della famiglia Novaro è legata all'olio d'oliva dal 1860: per questo oggi l'azienda di famiglia porta quella data, Guido1860. Un'azienda che continua a produrre olio di grande qualità, con la massima attenzione per la tradizione e un occhio anche verso l'innovazione, con la diversificazione della produzione, che oggi include anche patè, creme e sottoli. Una realtà imprenditoriale ben avviata, che come tutti ha dovuto fare i conti con un nemico aspettato: il Coronavirus. “Una situazione che ci ha costretto a slittare in avanti nel tempo: ad esempio avevamo allacciato una importante collaborazione con il Giappone e questa opportunità, a causa del Covid, è stata colta non ancora al 100% delle sue potenzialità”, spiega Guido Novaro.

Tuttavia, l'attività di Guido1860 ha resistito, e non è mai stata sospesa in queste settimane: per questo l'azienda ha cercato di continuare a comunicarsi e a raccontare i propri prodotti alla clientela, attraverso i canali online: “Abbiamo lavorato sul nostro Portale Guido1860.com, pubblicando nuove ricette in maniera tale da “aiutare” la fantasia dei nostri amici clienti nelle elaborazioni casalinghe dei menu per la famiglia”, racconta Guido, facendo riferimento alla riscoperta delle tradizioni culinarie nelle case degli Italiani ai tempi del lockdown. “Abbiamo cercato di essere, se possibile, ancora più vicini alla nostra Clientela, offrendo anche condizioni commerciali di accesso ai nostri prodotti maggiormente agevolate”.

Insomma, la dimostrazione che, sopratutto in un periodo di difficoltà collettiva, l'attenzione deve essere sempre nei confronti del cliente, per cui l'acquisto di quel prodotto è sempre una coccola. E oggi, con la fine del lockdown, chi ha saputo regalare ai clienti quella coccola può dirsi soddisfatto del lavoro fatto. “Finalmente possiamo immaginare un futuro”, dice Guido Novaro. “Questa pandemia ci lascerà certamente molto su cui riflettere. Per esempio in termini di distribuzione che penso potrà cambiare rispetto al “prima”, anche se non so ancora quanto”.

Abbiamo voluto raccontare le storie di alcuni produttori, negozianti, imprenditori di Torino e del Piemonte e di come hanno reagito alla pandemia in corso. Alcuni non hanno mai smesso di lavorare, altri hanno cercato di reinventarsi, tutti hanno dovuto ripensare alla propria attività.

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