Il Piemonte per Slow Wine 2026
Tutti i numeri della regione nella 16esima edizione della guida ai vini di Slow Food Editore, disponibile in libreria e su slowfoodeditore.it
38 Chiocciole, 41 Bottiglie, 9 Monete, 16 Novità: questi i riconoscimenti assegnati al Piemonte dalla Guida Slow Wine 2026, disponibile in libreria e sullo store online di Slow Food Editore.
Con oltre 250 collaboratori che, lungo la penisola, visitano tutte le cantine recensite, la 16esima edizione si conferma una guida corale e un punto di riferimento per chi cerca nel vino non solo qualità, ma anche valori, territorio e visione. In un contesto segnato da crisi ambientali, tensioni economiche e profonde trasformazioni sociali, Slow Wine sceglie di non limitarsi alla selezione delle migliori etichette, ma di offrire una lettura critica e costruttiva del settore, invitando a riflettere e ad agire, per costruire un futuro più sostenibile e autentico per tutta la filiera vitivinicola.
Una delle principali novità di Slow Wine 2026 è l'inserimento in guida della grammatura del vetro delle bottiglie, informazione ora presente per tutti i vini recensiti che contribuisce ad aiutare il lettore verso una scelta di maggiore sostenibilità, non riguardante solo il vino. Una scelta coerente con il percorso avviato nell’ultima Slow Wine Fair con la guida Unpacking Wine, che ha puntato i riflettori sull’importanza del packaging e sul suo impatto ambientale. In particolare, Slow Wine lancia una call to action che riguarda i vini fermi, invitando i produttori a ridurre il peso medio delle bottiglie da 0,75 l a meno di 450 grammi entro la fine del 2026. Un aspetto rilevante che rafforza l’impegno della guida per una viticoltura sempre più consapevole e sostenibile.
Il Piemonte visto da Slow Wine 2026
L’annata 2021 del Barolo si conferma di livello straordinario, capace di offrire Nebbiolo profondi ed equilibrati. Una vendemmia che resterà impressa nella memoria. Meno convincente, anche a causa del confronto diretto, la 2022 del Barbaresco, caratterizzata da caldo e siccità, con vini più morbidi e meno incisivi.
Il Roero mostra una maturità ormai raggiunta, superando complessi di inferiorità e affermando una propria identità stilistica, sia nei rossi che nei bianchi.
Il Nord Piemonte prosegue il suo percorso di crescita, valorizzando con sempre maggiore consapevolezza due vitigni straordinari come il Nebbiolo e l’Erbaluce.
Nel Monferrato, nonostante la difficile congiuntura economica che colpisce duramente i produttori, emergono segnali incoraggianti grazie a nuove energie, investimenti e varietà autoctone di grande interesse come Grignolino, Freisa, Cortese e Timorasso. Proprio quest’ultimo, protagonista di un successo crescente, richiede ora una regolamentazione attenta per garantire uno sviluppo sostenibile e coerente.
Tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle cantine piemontesi sono disponibili qui.