La Fondazione Sandretto va in gita a Guarene
Un anniversario si può anche posticipare, ma si deve festeggiare per forza. Così, 25esimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (caduto nel bel mezzo dei lockdown globali del 2020) viene oggi recuperato con la la mostra "Prima che il gallo canti", curata da Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt, che inaugurerà sabato 5 giugno 2021 a Guarene, in provincia di Cuneo.
Un'esposizione che rispecchia la trasformazione da collezione privata a fondazione aperta al pubblico tramite una selezione di opere significative di artisti internazionali dalla collezione della Fondazione.
Il titolo della mostra, “Prima che il gallo canti”, deriva dal titolo del libro che contiene due novelle di Cesare Pavese, Il Carcere e La Casa in Collina, raccolte insieme e pubblicate nel 1948. Pavese era nato a Santo Stefano Belbo, nella provincia di Cuneo, la stessa che ospita Palazzo Re Rebaudengo. L’esposizione si riallaccia ad alcuni temi trattati nelle due novelle (dove sono esplorati nel contesto degli ultimi giorni della seconda guerra mondiale): azione e inazione, sicurezza e rischio, e i modi in cui gli individui affrontano o evadono le situazioni di catastrofe e caos, destreggiandosi tra emozioni di orrore e di ottimismo. Sono questi, ancora una volta, i poli critici tra i quali è sospesa la nostra vita contemporanea.
Fa da sfondo alla mostra il magnifico Palazzo Re Rebaudengo a Guarene, un borgo della campagna torinese. Costruito nel diciottesimo secolo, nel 2006 il palazzo è stato restaurato e ampliato, pur mantenendo gran parte delle sue caratteristiche originarie, per soddisfare le crescenti ambizioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in materia di progetti espositivi e formativi. Di conseguenza, la mostra si snoda lungo un corridoio di stanze, spesso di dimensioni domestiche, con pavimenti e soffitti decorati, e organizzate attorno a specifici accoppiamenti e giustapposizioni di dipinti, sculture, installazioni e opere video.