"La grotta al centro del mondo": Michele Rumiz al Circolo dei Lettori

Arriva in libreria a marzo La grotta al centro del mondo, il primo libro di Michele Rumiz, direttore di Slow food Travel: un viaggio gastronomico dal Bosforo all’Anatolia profonda, per raccontare i grandi cambiamenti che investono la Turchia contemporanea.

L'autore presenta il libro al Circolo dei lettorimercoledì 2 marzo, alle 18, insieme al giornalista Luca Iaccarino.

Ispirandosi alla filosofia di Slow Food Travel, Michele Rumiz da voce ad una antica tradizione casearia turca – la produzione del formaggio Tulum, un formaggio stagionato nelle pelli di pecora -, che come tante altre pratiche gastronomiche diffuse in Anatolia, oggi sono ormai dimenticate.

“Solo a pronunciarlo, questo nome evoca qualcosa di ancestrale, un tesoro nascosto, una formula magica per ripercorrere tutta la storia della pastorizia fino alle origini del formaggio”.

“C’è una simmetria tra il ritmo con cui l’Anatolia sta perdendo i suoi patrimoni rurali e la velocità con cui la Turchia diventa un’autocrazia – spiega l’autore. Il formaggio tipico Tulum – di cui ricerco le origini nel mio viaggio – è come un arcipelago che sprofonda, a simboleggiare la fragilità delle tradizioni e l’incertezza sul futuro. Un viaggio non facile ma che rivela molte cose belle, e buone: il vino, copioso, che qui si produce, la grande quantità e varietà di formaggi, la biodiversità di climi, culture, persone. Un Paese-continente dalle molteplici sfaccettature che ha voglia di raccontarsi e di essere ascoltato”. 

“Pensavo ti occupassi di gastronomia, non di politica!» le dico. A quelle parole, si abbassa gli occhiali e mi fissa con i suoi occhi neri: «Michele, se ti sta a cuore davvero la gastronomia, in Turchia, finisci per forza per fare politica”.

Un viaggio nel cuore della Turchia più autentica, alla scoperta di antiche tradizioni gastronomiche che rischiano di scomparire e al tempo stesso una riflessione sul tramonto di una cultura rurale, schiacciata dai cambiamenti che stanno stravolgendo la Turchia contemporanea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.