La Valle d'Aosta entra nell'Abbonamento Musei
Se c'è una cosa che a noi Torinesi piace tanto, è sicuramente l'Abbonamento Musei, che con 52 euro ti permette di entrare per un anno intero in tutto il circuito museale della città, e non solo.
Da oggi infatti, il perimetro di Abbonamento Musei si allarga ulteriormente, con l’inserimento della Valle d’Aosta all’interno del suo circuito a partire dal 28 settembre 2019. Salgono così a oltre 436 le istituzioni coinvolte, tra musei, monumenti e mostre, come sistema unitario e integrato tra Piemonte, Lombardia e, da oggi, Valle d’Aosta. Mostre e musei, castelli, fortezze, siti archeologici: in totale, 16 i siti culturali valdostani visitabili gratuitamente dai possessori di Abbonamento Musei.
Nel dettaglio, entrano a far parte del circuito Château de Fénis, Château d’Issogne, Château de Verrès, Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean, Castello Reale di Sarre, Château Sarriod de la Tour, di Saint-Pierre, Castello Gamba – Arte moderna e contemporanea in Valle d’Aosta, Area Megalitica di Aosta, Museo Archeologico Regionale - MAR di Aosta, Teatro Romano di Aosta, Criptoportico forense di Aosta, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo di Aosta, Ponte acquedotto di Pont d’Ael, Centro Saint Benin (sede espositiva), Museo archeologico regionale (sede espositiva) e il Forte di Bard; quest’ultimo legato, con una convenzione, ad Abbonamento Musei sin dal 2006 e ha rappresentato, a tutti gli effetti, il primo passo verso questa nuova collaborazione.
“Per l’Abbonamento Musei non esistono confini! – afferma Francesca Leon, Assessore alla Cultura Città di Torino - Il patrimonio culturale della Valle D’Aosta entra nella più grande rete museale d’Italia. L’estensione dei servizi di Abbonamento Musei alla Valle D’Aosta conferma che le sinergie tra territori offrono alle singole realtà ampie possibilità di crescita del proprio pubblico. Tre territori alleati per dare ai propri cittadini la libertà di godere di un patrimonio straordinario: i 16 nuovi siti valdostani arricchiscono l’offerta e promuovono il patrimonio museale evidenziando l’unicità dell’esperimento Abbonamento Musei. Buon lavoro!”