Lavazza riapre alla città di Torino e a tutti i visitatori le porte di Nuvola
Stiamo cominciando a uscire dal periodo più difficile che riusciamo a ricordarci: pian piano riaprono le porte della città, i musei, i luoghi di incontro. In sicurezza, con prudenza, senza dimenticarci da dove arriviamo e dove possiamo tornare: tuttavia, finalmente, ricominciamo a vivere, e i segnali positivi sono tanti.
Dal 26 settembre, riaprono al pubblico anche la Nuvola Lavazza, sede del Gruppo torinese e il Museo Lavazza, luoghi che fanno parte della storia imprenditoriale (e culturale) di questa città.
La Nuvola Lavazza, che dalla sua inaugurazione nel 2018 ha ospitato oltre duecento eventi di caratura nazionale e internazionale – solo per citarne alcuni: un concerto della filarmonica del Teatro Regio di Torino, una lectio magistralis di Isabel Allende, mostre di arte contemporanea, dibattiti tra i protagonisti dell’imprenditoria italiana, l’anteprima mondiale della biografia di Steve McCurry per i suoi quarant’anni di carriera – riapre al pubblico con lo spirito di tornare a essere un punto di riferimento sullo scenario artistico e culturale nazionale e non solo.
“Nuvola incarna i valori dell’azienda: autenticità, innovazione e inclusione. La sua riapertura al pubblico è un momento di grande rilevanza per il Gruppo Lavazza, perché permette di dare un segnale di fiducia, rilancio e rinascita culturale alla comunità locale, nazionale e internazionale.” – ha dichiarato Alessandra Bianco, Corporate Communication Director Lavazza Group.
La riapertura coinvolge anche il Museo Lavazza, che aderisce al network nazionale Museimpresa, e che celebrerà questo evento con una grande innovazione: la prima audioguida museale creata ad hoc per Instagram stories. Attraverso il profilo @lavazzamuseo appena lanciato su Instagram, i visitatori potranno fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e in totale autonomia, direttamente dai loro smartphone.
Un elemento di ulteriore innovazione e di utilizzo degli strumenti digitali, che continua nel solco già tracciato dall’azienda con la digitalizzazione dell’Archivio storico, che ha reso disponibili i suoi contenuti durante il lockdown.
Un’altra importante novità del Museo riguarda la presenza della macchina originale ISSpresso, rientrata dalle missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale. È il 3 maggio 2015 quando l’astronauta Samantha Cristoforetti beve in diretta il primo caffè espresso nello spazio nella storia dell’umanità. La macchina era proprio quella ora esposta nel Museo. La nuova area dedicata a questo gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità è arricchita dal video che racconta quell’emozionante momento, a testimonianza dell’attitudine a guardare al futuro che caratterizza da sempre il Gruppo Lavazza.
In occasione della riapertura, gli spazi dell’atrio accoglieranno un’esposizione che celebra il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa attraverso le immagini iconiche del brand, un pezzo importante di storia italiana. La Piazza Verde ospiterà inoltre il Turin Coffee Week, a conferma dell’autorevolezza di Lavazza nel mondo del caffè.