Mika, l'italiano
Ha preso le misure con la lingua e con il programma al suo primo anno di X Factor. Con la seconda partecipazione allo show musicale in veste di giudice il cantante libanese punta al successo con uno dei suoi talenti e prepara l’arrivo nel 2015 del nuovo album. Voilà, commenterebbe lui.
Chissà se, come dichiarato all’inizio dei cast, troverà un cuore che canta nell’edizione 2014 di X Factor, talent show che lo vede nuovamente tra i quattro giudici della trasmissione. Di certo Mika ha fatto breccia già l’anno scorso nei cuori televisivi italiani, quando si è inserito con garbo, stile e un irresistibile slang nelle diatribe dialettico-musicali delle vecchie volpi del programma Simona Ventura, Elio e Morgan.
Solo il capitano Marco Castoldi sarà ancora con lui («Ma è l’ultimo anno», assicura come sempre all’inizio di una nuova avventura). Il cast dei giudici si è svecchiato, così di colpo Mika diventa veterano del programma, dopo averlo «scoparto» in ritardo, per un timore preconcetto, ma essendone diventato protagonista con «intellighenzia e divertandosi». Un piacere che lo ha aiutato a usare i propri limiti con la nostra lingua, ma ne parla correttamente altre quattro, per creare una comunicazione nuova e colorata. Anche il suo immaginario musicale nell’ultimo anno si è arricchito di sfumature nostrane vintage, da Mina a De Andrè, proprio grazie alle frequentazioni dello show (Dario Fo al contrario è sempre stato un caposaldo della sua formazione, anche se studiato in inglese).
Chissà se queste ispirazioni troveranno posto nel suo nuovo album, sarà il quarto di inediti, che è slittato nel frattempo al 2015 forse proprio per gli impegni con X Factor. Così Boum Boum Boum, il singolo di giugno cantato in francese, rimarrà ancora per un po’ un episodio isolato: il relativo video fu annunciato con il leggiadro Voilà postato sui social e vedeva il cantante di origini libanesi muoversi all’interno di set ispirati ad alcune delle pellicole più famose della storia del cinema.
Ora i suoi compagni di cast del programma cominciato il 18 settembre sono il già citato e plurivincitore Morgan e le due matricole Victoria Vicky Cabello, signora alternativa dei talk show televisivi, e Fedez, rapper ultratauato e sdoganato dal grande pubblico. «Tra di noi c’è stata una bella complicità durante l’estate dei casting. Ma la gara è un’altra cosa. Ho notato un po’ di nervosismo nei due giudici nuovi, ma devono prendere le misure. Personalmente ho cercato cantanti che provocassero emozioni. Dopo il mancato ingresso in finale proprio all’ultimo della mia concorrente nella passata stagione, sono qui per fare ancora meglio. Sono un po’ preoccupato: i miei colleghi hanno tirato su tutti i pazzi che sono passati dai casting, vedremo che succederà».
Come dichiarato a inizio programma, tra i buoni propositi di Mika ci sono anche gli step di avanzamento nella lingua italiana: «Sono molto contento di tornare a X Factor: ho imparato tanto nella precedente edizione, la lingua era una cosa molto stressante. Avevo appena raggiunto un livello basico. Adesso non è ancora così sviluppato, ma almeno a io sono tu sei ci arrivo, senza farmi scappare i soliti f**k off». A molti fan del programma e di Mika mancheranno alcune sue creazioni linguistiche estemporanee «developpate» con genuina creatività e «choosate» con sapienza scenica.
Nato a Beirut, ma vissuto dall’età di un anno tra Parigi e Londra, Michael Holbrook Penniman Jr ha sempre inseguito la stella polare dell’x factor, del talento che è già dentro di te e deve solo trovare il momento giusto per esplodere. Per lo meno la pensa così da quando a quindici anni fece un incontro rivelatore durante una visita del Dalai Lama a Londra. «Mia madre pensava potesse essere illuminante, io invece ero completamente disinteressato – ha raccontato Mika – Ma la presenza di Annie Lennox, cantante degli Eurythmics, mi fece sobbalzare. Mi avvicinai a lei e le chiesi come si raggiunge il proprio sogno nella vita. Mi guardò un po’ perplessa e disse Ragazzo, se devi farlo, non avrai scelta, accadrà e quel fuoco lo sentirai bruciare dentro di te».
Sul momento gli sembrò un consiglio piuttosto vago, ma in seguito capì che era la pura e semplice verità. La sua vita a poco più di trent’anni racconta di una carriera multidisciplinare da cantautore, produttore, performer, scrittore, illustratore e designer, con tre album di inediti e un best realizzato ad hoc per il mercato italiano, che complessivamente hanno venduto oltre dieci milioni di copie in tutto il mondo e che gli hanno fatto ottenere dischi d’oro e di platino in trentadue Paesi.
Ad aumentare il bottino contribuirà sicuramente il nuovo lavoro, documentato con precisione sul profilo Facebook e su Twitter nei mesi di agosto e settembre. Lunghe sedute di registrazione, prima dell’inevitabile pausa per il programma, con interessanti scambi artistici rigorosamente via Skype tra Londra, dove sta lavorando Mika, e Nashville, considerata la patria della musica in America. Il risultato sarà qualcosa di sorprendente, in linea con quell’alternative pop music che lui stesso dichiara essere un genere difficile da promuovere, «ma se così non fosse non mi interesserebbe nemmeno. È la natura stessa di ogni singola fibra del mio essere, non c’è nient’altro che conti».
Non trapela nulla di più ma non è da escludere che proprio sul palco di X Factor, probabilmente nelle puntate finali, venga anticipato un brano. Chissà se sarà frutto della tanto sussurrata ma mai confermata collaborazione con l’altro giudice Morgan, che già agli inizi della precedente edizione del programma era emersa come possibile. O forse ci sarà un duetto con Jenifer, sua collega nell’edizione francese dell’altro format di talent musicale The Voice che a inizio 2014 lo ha visto trionfare oltralpe come coach del giovane Kendji. Che sia il proprio o quello di altri artisti Mika sembra proprio avere una predisposizione naturale per il talento.
di Davide Fantino