Nontìscordàrdimé: le poesie di Ivan Fassio
"La seconda volta che ho incontrato Ivan, ci siamo conosciuti.
L’abbiamo fatto usando le parole ma senza le frasi, abbiamo emesso suoni ma senza spiegazioni e ci siamo raccontati molte cose, senza dircele", racconta così Ivan Fassio - semplicemente Ivan, per chi gli voleva bene - la sua compagna Laura Callari, che firma la prefazione del suo libro di poesie postumo "Nontìscordàrdimé".
Un libro scritto dal poeta piemontese (e torinese d'adozione), scomparso l'anno scorso, tra il 2014 e il 2020, periodo che mostra una grande evoluzione tecnica e stilistica rispetto alla sua prima raccolta, già notevole, risalente al 2012.
"Tu immagina il bianco
Con meraviglia e terrore
Su questo inchiostro simpatico
Che di notte muore:
Il mio notes magico
Per continuare ad esistere..."
Scrive Ivan in uno dei suoi brani. Ed è proprio il lavoro di raccolta e revisione di Laura Callari, fatto secondo le indicazioni del poeta astigiano, che ha permesso a questo nuovo libro di vedere la luce.
La copertina del libro è stata affidata alla maestrìa di Riccardo Cecchetti e fortemente voluta da Ivan Fassio che gliela chiese inviandogli una foto scattata lungo il Po, sapendo che sarebbe stato guidato dalla grande amicizia che li univa.
Dopo averlo conosciuto, racconta Laura nella sua prefazione, ha letto una sua poesia, ed è riuscita a tradurla nel linguaggio dell'inconscio. Ha pensato: "Cavoli, ho capito cosa posso fare nella vita. La traduttrice di poesie, ovvero come ridurre versi aulici a un bieco livello didascalico". E invece, ha fatto molto di più.
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