Oliviero, che scala il Monte Bianco restando a Torino
Una scalata simbolica al Monte Bianco: 4810 metri in bici, fino alla cima, fatti rimanendo a Torino. È l'ennesima impresa sportiva condotta ieri da Oliviero Alotto, fiduciario Slow Food della condotta di Torino, che da anni corre in giro per il mondo per sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità ambientale e dell'alimentazione.
Temi particolarmente cari a Terra Madre Salone del Gusto, che proprio ieri ha aperto a Torino i battenti della nuova edizione 2020: proprio per quest'occasione Oliviero Alotto ha portato a termine la sua nuova sfida sportiva.
In un momento in cui maratone e gare sono molto difficili da organizzare in sicurezza, il mondo degli sportivi si sta sempre più organizzando per trovare alternative virtuali: così il progetto “La Scalata”, promosso in collaborazione con Cinelli, Garmin e Torino Bike Experience, prevede una scalata simbolica del Monte Bianco.
Si sceglie in solitaria una salita, da percorrere in bici o a piedi, e la si ripete tante volte quante bastano a raggiungere il traguardo dei 4810 metri, l'altezza della più alta vetta delle Alpi.
Così, partendo da Piazza Carlina, Oliviero ha percorso la sua scalata, affrontando per dieci volte consecutive la salita al Colle della Maddalenna (480 metri) fino a raggiungere il traguardo.
La base della sua impresa è stata la caffetteria-gelateria Mara dei Boschi, celebre marchio d'eccellenza torinese, che si è volentieri prestato all'iniziativa, visto che Oliviero Alotto ha voluto costruirla per sensibilizzare sul tema della complessità del caffè e della necessità di salvaguardare le coltivazioni caffeicole del mondo.
Per questa ragione, in ognuna delle dieci tappe percorse, Oliviero si è fermato ai tavolini di Mara dei Boschi a bere un caffè estratto in una maniera diversa: tra questi, anche il caffè Huehuetenango, Presidio Slow Food.