Quattro passi: trekking e gite in bici in Piemonte
di Valentina Dirindin
Quella che abbiamo appena trascorso è certamente stata l'estate delle gite all'aperto. Tanta la voglia di stare fuori dopo i mesi passati chiusi in casa per il lockdown: il naturale risvolto di questa ritrovata libertà è stata la riscoperta degli itinerari da fare a piedi o in bici in giro per tutta l'Italia. E la voglia di camminare, scoprire sentieri, fare sport all'aria aperta non accenna a placarsi: anche
durante l'autunno, i tour da fare sono moltissimi, magari proprio per ammirare il foliage dai tipici colori della stagione o per scoprire i segreti dei vigneti, che proprio in questo periodo danno i loro frutti.
Ecco allora qualche idea, adatta a tutti i livelli di preparazione atletica, per scoprire il Piemonte in versione outdoor, anche in autunno (confidando in un clima clemente).
Le colline degli Infernot
Questi sono i mesi ideali per darsi all'enoturismo, soprattutto in una regione come la nostra, che della tradizione vitivinicola ha fatto una delle sue chiavi d'eccellenza. Bellissimo dunque questo percorso di 26,60 chilometri da fare in bici nell'area Unesco del Monferrato Casalese
Si parte dalla Proloco di via Rossi a Vignale Monferrato e, in un tour circolare, si trona
qui pedalando su strade di campagna che passano da Camagna Monferrato e Frassinello Monferrato, dove visitare lo storico castello medievale. Ma soprattutto, lungo questo percorso, quello che si può vedere sono gli infernot, le antiche cantine costruite nella roccia o nel tufo, molto scenografiche e suggestive.
La via del sale
L'antica via del Sale (anche detta via Marenga, visto che dalle montagne porta al mare) percorre Piemonte, Francia e Liguria, ricostruendo il tratto di strada che un tempo
facevano commercianti, mulattieri e pastori portando con sé merci preziose, come era
a quei tempi il sale. Oggi questi circa 50 km di strada ciclabile (o percorribile a piedi) partono da Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, e portano fino a Monesi, in provincia di Imperia. Le possibili varianti per proseguire lungo la Riviera Ligure sono molte, e molto scenografiche. Un bellissimo percorso in mezzo alla natura tra le Alpi e il mare, per riscoprire la bellezza della parte più meridionale della nostra regione.
Corona di delizie
Un percorso ciclabile molto semplice, quasi tutto su asfatlo, per andare alla scoperta dei parchi intorno a Torino, e delle delizie che queste zone hanno da offrire. Il Parco della Mandria, il Parco del Meisino, le rive della Dora Riparia e quelle del Po, con il Castello del Valentino sullo sfondo. In tutto il percorso ad anello è lungo circa 90 chilometri, ma si può scegliere di percorrerne solo un tratto.
A fianco di questo itinerario è stata predisposta un'app, "Corona in bici", scaricabile per smartphone e tablet dal portale Google Play. L'app è geolocalizzata e dà la possibilità di orientarsi lungo il tracciato, calcolando anche la distanza dalla meta dal punto in cui ci si trova.
Ciclovia Ven-To
Il percorso ciclabile turistico che vuole collegare Torino a Venezia è ancora in parte da concludere, ma si può percorrere per un lungo tratto, ammirando bellissimi paesaggi del Piemonte. Il progetto, voluto da un dipartimento del Politecnico di Milano, prevede circa 705 km di ciclovia lungo il fiume Po con un collegamento a Milano lungo il Naviglio Pavese. Nell'attesa che si completi
il progetto di quella che dovrebbe essere la ciclabile più lunga d'Italia, si può sicuramente iniziare a percorrere su due ruote il tratto della Ciclovia del Po, a partire dalla sorgente
e lungo la sua sponda destra. Tutte le informazioni sul percorso e sullo stato dell'arte del progetto si possono trovare sul sito www.cicloviavento.it
Distretto turistico dei laghi in Piemonte
Il Distretto Turistico dei Laghi piemontesi comprende il Lago Maggiore, il Lago d'Orta, il Lago di Mergozzo e i Monti e le Valli d'Ossola. Zone paesaggisticamente e naturalisticamente bellissime, perfette per una passeggiata o, per i più sportivi, una gita escursionistica più impegnativa. I percorsi consigliati sono molti e sono tutti descritti con i relativi livelli di difficoltà sul sito www.distrettolaghi.it. Ci sono ad esempio i percorsi per raggiungere le diverse cime, ma anche passeggiate più semplici e perfette da fare in famiglia come quella sulla strada Regina di Belgirate, per ammirare le rive
del Lago Maggiore.
Riserva speciale del Sacro monte di Varallo
Il Sacro Monte di Varallo è il più antico tra tutti i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, patrimonio Unesco dell'umanità. Siamo a circa 600 metri di altezza, in bassa Valsesia, all'interno di una riserva che circonda il complesso religioso. Vi si può accedere
tramite un sentiero turistico, molto facile da percorrere (in poco meno di un'ora), a partire dalla piazza Testori e fino ad arrivare al complesso, costruito tra la fine del Quattrocento e l'Ottocento e formato da 45 cappelle decorate. Gli amanti della montagna e dei sentieri di trekking, invece, possono trovare sentieri più impegnativi, e risalire poi la valle fino ad Alagna Valsesia, porta del Monte Rosa.
Strada romantica delle Langhe e del Roero
Un percorso di 130 chilometri attraverso strade panoramiche, particolarmente bello da fare in questo periodo dell'anno: è infatti l'autunno la stagione migliore per visitare queste zone, che regalano in questi mesi i loro frutti migliori, tra tartufi e vendemmie.
Il percorso, diviso in undici tappe, parte da Vezza d’Alba e prosegue attraverso i comuni di Magliano Alfieri, Neive, Treiso, Trezzo Tinella, Benevello, Sinio, Cissone, Murazzano, Mombarcaro e Camerana. Lungo la strada sono allestiti undici diversi punti panoramici che invitano i visitatori a regalare un po’ di tempo a se stessi, o magari per la coppia, con la “panca romantica” progettata per una seduta in due. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.stradaromantica.com
Sentiero delle fortificazioni
Un percorso di circa 60 km attraverso le fortificazioni difensive delle alte Valli Maira
e Grana, parte di un progetto grandioso
noto come il “Vallo Alpino”, ambizioso sistema fortificato a difesa dei confini dell’Italia costruito prima della seconda guerra mondiale. Lungo il percorso sono ancor visibili tratti dei muretti a secco rimasti dalle strade che un tempo collegavano queste opere difensive. Il percorso, che parte dal Rifugio Campo Base di Acceglio, in provincia di Cuneo (a 1623 mslm) e arriva fino al Santuario di San Magno a Castelmagno (a 1764 mslm) ha un dislivello in salita di 4100 metri, ed è dunque adatto ad escursionisti più preparati.