Ritratti d’oro e d’argento a Palazzo Madama
Dopo l'annuncio della riapertura dei musei torinesi per la tanto sospirata zona gialla, torna anche il calendario delle mostre temporanee.
Dal 5 febbraio e fino al 12 luglio prossimo, ad esempio, parte a Palazzo Madama la mostradossier Ritratti d’oro e d’argento, che presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia.
Le opere
I busti e le teste di reliquiario sono presentati in ordine cronologico, dal più antico, la santa Felicola dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie) – una santa gotica e sorridente, che guarda alla scultura delle cattedrali, tra Parigi e la Francia settentrionale, negli anni di regno di Filippo il Bello -, fino alla santa Margherita del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, un busto ligneo del 1500 circa, improntato al nuovo realismo di radice fiamminga. Tra questi due estremi, scorre una galleria di volti, opera di artisti di estrazioni culturali diverse, che mostrano le tante sfaccettature di questa tipologia, dal gotico, al tardogotico, al naturalismo pieno della seconda metà del Quattrocento. Di pari importanza alla qualità degli oggetti, le loro storie: incontriamo santi nati e vissuti in Piemonte, patroni di alcune delle principali cattedrali della regione, come san Teobaldo di Alba, san Giovenale di Fossano, sant’Evasio di Casale, san Secondo di Asti e san Venanzio di Sarezzano, accanto a santi più “internazionali”, come san Giorgio e san Maurizio, peraltro centrali nella devozione della dinastia sabauda, o sant’Orsola, con un busto ligneo intagliato e dipinto realizzato a Colonia e arrivato in Piemonte come dono di Manfredi di Montafia, uno dei tanti mercanti “lombardi” attivi nel nord Europa nel Medioevo.
Nella vetrina centrale, il busto in argento di Giove (II-III sec- d. C.), capolavoro del Museo Archeologico Regionale di Aosta e ritrovato in uno scavo archeologico al Piccolo san Bernardo, introduce il tema dei modelli: furono infatti anche i busti in metallo di età romana, raffiguranti divinità olimpiche o imperatori, i primi modelli cui guardarono gli orafi medievali per realizzare i ritratti dei santi.
Informazioni
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello, 10122 Torino
Orari di apertura: mercoledì e giovedì 11.00-19.00; venerdì 11.00-20.00. Chiuso lunedì, martedì, sabato e domenica. La biglietteria chiude un’ora prima.