Si dialoga sui Disturbi dello Spettro Autistico al San Camillo di Torino
“Dalla genetica all'inserimento sociale: percorsi di abilitazione e riabilitazione per i Disturbi dello Spettro Autistico”: è questo il titolo del convegno che vedrà riuniti il prossimo 24 gennaio 2024, presso il Presidio Sanitario San Camillo di Torino, alcuni dei protagonisti del territorio per lo studio e il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico. Saranno infatti coinvolti nel convegno gli operatori dei principali servizi del territorio metropolitano che si occupano di persone appartenenti allo spettro dall'età precoce fino all'età adulta.
I disturbi dello spettro autistico sono un tema che necessita di essere affrontato e approfondito, visto anche un incremento generalizzato registrato dagli studi epidemiologici internazionali (in cui la maggiore formazione dei medici, le modifiche dei criteri diagnostici e l’aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione generale sono fattori da tenere in considerazione). A oggi, in Italia, si stima che un bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (che sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine)*.
L'obiettivo di chi lavora sul tema, come osserva anche l'Osservatorio Nazionale Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità, è "promuovere interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone nello spettro autistico", oltre che indagarne cause e studiare percorsi di abilitazione e riabilitazione.
Ed è proprio su questo argomento che verterà la giornata organizzata presso il Presidio Sanitario San Camillo di Torino, che si articolerà partendo da un'analisi delle basi genetiche dell'autismo a cura del professor O.B. Ferrero dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga e proseguirà attraverso la presentazione delle attività di diagnostica a cura della dottoressa C. Davico dell'Ospedale Regina Margherita.
Verranno poi presentate le prese in carico territoriali per i bambini più piccoli e i giovani adulti rispettivamente dal dottor O. Pirro e dal dottor R. Keller. Saranno presentate, inoltre, le attività di abilitazione e riabilitazione che si svolgono presso il Presidio Sanitario San Camillo, le esperienze di inserimento sociale svolte dalla Cooperativa BreakCotto, che fa capo alla Piccola Casa del Cottolengo, e una lettura da parte delle Associazioni Genitori a cura della dottoressa A. Porzi, presidente dell’ANGSA Piemonte.
Infine, il servizio VEGA del Presidio Sanitario San Camillo, i cui arredi sono stati acquisiti grazie all’attività di fundraising 2022-2023, farà un bilancio dei flussi di presa in carico e presenterà la Stanza Multisensoriale, recentemente realizzata tramite La Piccola Casa del Cottolengo e con la donazione dell’Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero-ACSI, e la cui operatività è in corso di realizzazione.
"Con i bambini sia a più alto funzionamento sia con quelli a più basso, proponiamo un ambiente di questo tipo dove, attraverso stimoli luminosi tarati per le esigenze individuali, li accompagniamo passo passo ad avvicinarsi verso questo tipo di stimoli, a farli più loro, a riuscire a gestirli in un modo più diretto e anche più responsabile", spiega il dottor Giovanni Geninatti Neni, neuropsichiatra infantile. "Con l’obiettivo che questi stimoli non permangano come altamente disturbanti, ma che il cervello piano piano li renda più suoi e che quindi vada a ridurre nei comportamenti il problema. Lo scopo del lavoro con gli educatori in questo ambito è proprio quello di manipolare quel cervello che è modificabile e fare in modo che degli stimoli sensoriali possano lasciare delle tracce che possano essere qualcosa di più addomesticabile per la loro crescita".
* Stime nazionali effettuate nell’ambito del "Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico” co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute.