Solaika Marocco: intervista alla giovane chef dell'anno

di Maria Grazia Belli

Classe 95, arriva al Primo Restaurant in Lecce, prima nelle vesti di sous chef, poi dal febbraio 2017 le viene proposto di prenderne le redini come chef. È la prima donna e la prima del Salento ad aggiudicarsi il primo posto e vincere il concorso “Premio Birra Moretti Gran Cru 2017” per Identità Golose.

A soli 22 anni convince con la sua cucina la Guida Michelin che la segnala come piatto gourmet in guida 2018 per riconfermarla negli anni successivi. Nel 2018 entra a far parte del network Atelier des Grandes Dames de la Maison de Champagne Veuve Clicquot.

A premiarla e riconoscerle un talento di spicco nel panorama nazionale è anche la guida Gambero Rosso che oltre ad inserirla tra i dieci miglior chef Under 30 Italia le assegna il titolo di Miglior chef emergente Italia 2020.

Sino ad oggi, nominata Miglior Chef 2021 per Identità Golose, vantando una presenza come ospite d’onore nel programma Sky MasterChef Italia.

Il primo ricordo legato alla cucina?

"Mia madre in cucina. Siamo quattro tra sorelle e fratello e lei ha sempre preparato da mangiare per tutti con tanto amore". 

Quando ha deciso di occuparsi di cucina?

"In realtà da sempre. Fin da piccola facevo la spesa e mi piaceva cucinare. Con gli anni questa passione, in me da sempre, si è rafforzata e l’ho coltivata".

Qual è il profumo che le fa venire fame?

"L’odore del pane arrostito nel camino con pomodoro e olio".
Qual è il suo ingrediente preferito? 

"Sicuramente il pomodoro. L’ho lavorato credo in quasi tutte le maniere e ho assaggiato tante varietà".

Un utensile di cui non può fare a meno?

"La padella. Mi piace, come si dice in gergo, far vedere la mano".

"aiuto, ho il frigo quasi vuoto!", ci suggerisce una ricetta semplice ma di sicuro effetto?

"Da pugliese direi Ciceri e Tria (una pasta fresca in parte fritta e in parte lessata condita con i ceci ndr) oppure uno spaghetto aglio, olio e peperoncino con crostini di pane".

Che cosa non deve mancare in dispensa?

"L’olio e il pane".

il consiglio per chi non sa cucinare.

Provare e riprovare. Non partire prevenuti, già sconfitti. Io penso sempre che se c’è l’amore qualcosa di buono verrà fuori.

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