Masterchef: come gli stellati piemontesi interpretano la pasta, protagonista dell'ultima puntata

Protagonista della decima puntata di Masterchef Italia 10 è stata, tra gli altri ingredienti, la pasta. Ingrediente cardine della cucina italiana, piatto immancabile su ogni tavola del nostro paese, materia versatile che permette di dare sfogo alla creatività culinaria. E proprio su quest'ultimo aspetto si basava la prova dello Skill Test di Mastechef avente come protagonista la pasta: i ragazzi della Masterclass hanno dovuto prenderla e reinterpretarla, facendone un ingrediente del futuro.

E a noi è venuto in mente di dare un'occhiata a come gli chef migliori del nostro Piemonte abbiano lavorato in maniera creativa (o tradizionale) su questo piatto che tutti amiamo alla follia. Ecco dunque qualche esempio:

L'Antica Corona Reale (due stelle Michelin a Cervere) propone un tajarin di cardo gobbo, realizzato con una farina ricavata dalla disidratazione del cardo gobbo di Nizza Monferrato, così nominato per quella sua suadente curvatura che ridisegna l’ortaggio interrato nella ricerca della luce del sole. Viene servito con una crema di nocciole all'acqua Perrier, tartufo nero, tuorlo d'uovo marinato e burro Inalpi affumicato.

Lo chef Davide Scabin, fino a quest'anno a capo del Combal.Zero (che non ha mai riaperto dopo il lockdown) ha lavorato sulla "space lasagna", una lasagna creata appositamente per l’astronauta Luca Parmitano durante la sua missione spaziale.

Uno dei piatti signature di Antonino Cannavacciuolo, giudice di Masterchef ma anche chef due stelle Michelin a Villa Crespi: le linguine con calamaretti spillo e salsa di pane di segale.

Meravigliosamente goduriosi gli spaghetti BBQ dello chef Michelangelo Mammoliti de La Madernassa di Guarene (due stelle Michelin). Riportano i sapori delle grigliate d’infanzia della domenica in un primo piatto.
Il profumo sprigionato quando il piatto arriva al tavolo è quello della costina di maiale abbrustolita sulla griglia, che viene conferito dal Crudo di Cuneo DOP, dal quale si ricava un’estrazione utilizzata per completare la cottura dello spaghetto.

Tra i nuovi piatti del menu del Ristorante Del Cambio, lo chef Matteo Baronetto ha fuso Piemonte e Oriente nei sui ramen piemontesi.

Dal colore accesissimo i rigatoni con peperone crusco, colatura di verde di pigna e ginepro preparati da Alessandro Mecca a Spazio 7.

Leggendari i plin di Christian Milone della Trattoria Zappatori, bagnati direttamente con l'ampolla del brodo in infusione.

Ancora pasta ripiena con i tortelli di anguilla, latte di capra e vino rosso dello Chef Federico Gallo della Locanda del Pilone.

All'Osteria Arborina (una stella Michelin) i tajarin si servono anche freddi, con salsa di latte di avena, succo di limone e acciughe sotto sale.

La carbonara au Koque dello chef Marco Sacco, da Piano 35, nuovissima stella Michelin torinese.

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