Torino Comics, seconda stella a desta e giù fino al mattino
di Michele Segreto
Il Torino Comics non è una Fiera e nemmeno un salone: è un’adunata. Pur non sapendo che c’è, in città non si possono non notare stormi di cosplayer che si spostano tutti verso la Mecca della fantasia. E quando si arriva al Lingotto si viene invasi da una folla di colori, immagini e situazioni di un altro mondo, quello della creatività.
I diversi livelli di cultura fumettistica e le età di riferimento sono talmente vari che abbracciano intere famiglie, dai genitori ai figli ai single, con spettacoli e ospiti di pregio e pop che convivono in armonia.
Da una parte Cristina d’Avena, che pochi figli ormai sanno chi sia, e dall’altra gli youtubers più in voga, di cui solo i figli fan e i loro genitori conoscono l’esistenza. In questo mix di sentimenti trasversali, l’attenzione viene costantemente spostata dal cosplayer che attira la vostra attenzione in quel momento alla postazione di fumetti, gadget o attività. Il premio cosplayer, il balletto del cartone animato, la battaglia con le spade laser, si intervallano sui palchi con continui effetti wow.
Lo stand dei video games, del laser game, dei giochi per bambini e adulti, dal parco giochi alla sala dei giochi in scatola con le postazioni su cui sedersi e giocare liberamente. Molto originale e azzeccata è poi l’area in cui confrontarsi con attività complicate per provare come un disabile affronti nella quotidianità sfide snervanti.
Anche queste attività riescono a ricoprire ed abbracciare differenti situazioni, dal cimentarsi su una carrozzella, allo scrivere con la bocca o destreggiarsi nella cecità. Tutto questo è già solo motivo per vivere il Torino Comics, se pensate che in più ci sono anche i fumetti e i gadget, che sono il fulcro vero dell’evento, potete ben immaginarne la portata.
Si trovano i pezzi rarissimi e le collane che hanno tutti, l’action figure mai immaginato e il portachiavi che avresti sempre voluto. Un’atmosfera magica insomma, in cui coccolare la propria immaginazione, divertirsi, vivere e far rivivere agli altri le emozioni dei fumetti.