Anche il Piemonte ha utilizzato una partita di dosi del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, sospeso in via precauzionale dall'Aifa dopo alcuni casi sospetti di trombosi, compreso quello di un militare di 43 anni di Misterbianco.

Per evitare allarmismi, è bene specificare subito che su tutta la vicenda sono ancora in corso accertamenti, e che la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha già spiegato che “non c'è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca”. 

Tuttavia, l'Aifa ha ritirato oggi i vaccini di quel lotto su tutto il territorio italiano, garantendo la continuità della campagna vaccinale attraverso l’inoculazione di dosi appartenenti a lotti differenti.

Il lotto del vaccino posto sotto esame, comunque, era già stato somministrato sul nostro territorio, come ha reso noto la Regione Piemonte: si tratterebbe di 17 mila dosi  inoculate a febbraio principalmente alle forze dell'ordine e in parte agli insegnanti.

Sui soggetti che hanno ricevuto il vaccino in Piemonte, in ogni caso, non si segnalano casi di controindicazioni gravi.