World Press Photo Contest 2022: annunciati i vincitori che saranno in mostra alla GAM
Sono stati annunciati oggi ad Amsterdam i vincitori del World Press Photo Contest 2022, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo: quest'anno, sono stati scelti tra 64.823 fotografie e lavori, realizzati da 4.066 fotografi provenienti da 130 paesi. La giuria, presieduta da Rena Effendi, ha incoronato vincitrice lo scatto realizzato nella Scuola Residenziale di Kamloops dalla canadese Amber Bracken per il New York Times. Si è aggiudicato, dunque, il World Press Photo of the year. Si vedono abiti rossi appesi alle croci lungo una strada: commemorano i bambini morti alla Kamloops Indian Residential School, un'istituzione creata per i piccoli indigeni. In quel luogo, sono state scoperte qualcosa come 215 tombe. La presidente della giuria globale Rena Effendi: «È un tipo di immagine che si insinua nella tua memoria, ispira una sorta di reazione sensoriale. Potevo quasi sentire la quiete in questa fotografia, un momento tranquillo di resa dei conti globale per la storia della colonizzazione, non solo in Canada ma in tutto il mondo».
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ospiterà questa e le altre foto vincitrici dal prossimo 29 aprile e fino al 18 settembre: la 66ª edizione di World Press Photo Exhibition è organizzata per il sesto anno consecutivo a Torino (le due ultime edizioni nella Sala del Senato di Palazzo Madama) grazie all’impegno di Cime, partner della World Press Photo Foundation di Amsterdam e della Fondazione Torino Musei. Le foto vincitrici saranno esposte nella sala mostre.
Il premio "World Press Photo Story of the year" è invece andato a "Salvare le foreste con il fuoco" di Matthew Abbott, Australia, un lavoro realizzato per National Geographic/Panos Pictures. Al centro del racconto, un rito degli indigeni australiani che bruciano strategicamente la terra in una pratica nota come «combustione a freddo»: i fuochi si muovono lentamente, bruciano solo il sottobosco e rimuovono l'accumulo di carburante che alimenta le fiamme più grandi. Il popolo Nawarddeken di West Arnhem Land, in Australia, pratica ustioni da freddo controllato da decine di migliaia di anni e vede il fuoco come uno strumento per gestire la propria terra natale di 1,39 milioni di ettari. I ranger di Warddeken combinano le conoscenze tradizionali con le tecnologie contemporanee per prevenire gli incendi, diminuendo così la CO2 per il riscaldamento climatico.
Gli altri vincitori
Vincitrice del "World Press Photo longterm project award", invece, "Distopia amazzonica" di Lalo de Almeida, Brasile, per Folha de São Paulo/Panos Pictures. Mostra come la foresta pluviale amazzonica è gravemente minacciata dalla deforestazione, dall'estrazione mineraria, dallo sviluppo infrastrutturale e dallo sfruttamento di altre risorse naturali. Pesano anche politiche "poco green" del presidente Jair Bolsonaro.
Giuria
"Il sangue è un seme" di Isadora Romero, Ecuador ha vinto la sezione video, "World Press Photo open format award". Attraverso storie personali, questo lavoro mette in discussione la scomparsa dei semi, la migrazione forzata, la colonizzazione e la conseguente perdita di conoscenze ancestrali. Il video è composto da fotografie digitali e cinematografiche, alcune delle quali sono state scattate su pellicola 35mm scaduta e successivamente disegnate dal padre di Romero. In un viaggio nel loro villaggio ancestrale di Une, Cundinamarca, in Colombia, Romero esplora ricordi dimenticati della terra e dei raccolti e viene a conoscenza di suo nonno e bisnonna che erano "custodi dei semi" e coltivavano diverse varietà di patate, solo due delle quali ancora principalmente esistere.
I finalisti del concorso per l’edizione 2022 sono stati scelti dopo un articolato meccanismo di selezione, dalla “giuria globale” formata quest’anno da Ernesto Benavides, Simona Ghizzoni, TanzimWahab, N'Goné Fall, Rena Effendi, ClareVanderMeersch e Jessica Lim. Per offrire un equilibrio geografico e aumentare il livello di rappresentanza internazionale, quest'anno la World Press Photo Foundation ha lanciato una nuova strategia di valutazione, modificando l'impostazione del concorso e lavorando con un sistema che permette di offrire un ampio sguardo su tutte le regioni del mondo: Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, Sud America, Sud-est asiatico e Oceania. Nel 2022 il processo di selezione si è svolto, quindi, su più turni, coinvolgendo per prime le giurie “regionali” per poi giungere ai finalisti, scelti da una giuria globale.
La World Press Photo Exhibition 2022 sarà presentata in anteprima al De Nieuwe Kerk di Amsterdam, nei Paesi Bassi, il 15 aprile prima di iniziare il suo tour mondiale. Poi la mostra toccherà 66 sedi in 29 paesi, tra cui Torino.