Ariane Heloise Hughes da Edge Art Space

Le donne sono libere? E quanta libertà ha portato nella loro vita, nella costruzione della loro immagine, nella percezione esterna la tecnologia? I social network hanno reso il mondo femminile più aperto e consapevole, o semplicemente diversamente assoggettato? Una risposta in termini artistici prova a darla Ariane Heloise Hughes, che in questi giorni porta a Torino una mostra irriverente e indubbiamente interessante.

Surreale, sensuale, dissacrante e ironica, Ariane Heloise Hughes forgia con “H0rnyCatholicG1rl” un commentario pittorico rivolto al pervertimento dell’esistenza online, in cui nulla ha valore, nulla è privato o sacro. L’artista indaga il concetto di patriarcato nelle sue diverse accezioni e ne studia i codici visivi che tuttora influenzano la presenza delle immagini nel web, sviscerando questi elementi sino a riscontrare l’ipotesi di una “falsa libertà”. Il filtro (o codice) con cui la figura femminile viene interpretata sarebbe sempre e comunque, nonostante i molteplici tentativi di emancipazione, veicolato dall’intendimento patriarcale.

Partendo da tale presupposto, neppure la tecnologia avrebbe il potere di generare una sorta di “eclisse del patriarcato”. subdola riproposizione del potere precedente che promettendo l’illusione della libera manifestazione femminile conferma in vero il proprio dominio.

Oggi una donna che pubblica la propria immagine su Instagram sarebbe pertanto solo in apparenza padrona di se stessa.

Questi i concetti espressi nella mostra di Ariane Heloise Hughes, artista londinese che esporrà le sue opere dal 13 aprile al 25 maggio nella nuova galleria Edge Art Space.

“Penso che l’intera nozione di sguardo femminile sia svuotata di senso, tutto lo sguardo è e continuerà ad essere maschile”, sostiene l'artista. Da vedere assolutamente.

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