OCCIT'AMO: quest'anno al Festival si danza a distanza

Il Covid-19 non ferma le danze. Il Festival Occit'amo, tradizionale appuntamento con le danze occitane, si reinventa e va avanti.

Come tanti, anche Occit'amo punta sul web, strumento riscoperto in una nuova accezione in questi mesi di lockdown e distanziamento sociale. Davanti al computer si può chattare, chiacchierare con gli amici, fare riunioni con i colleghi e sì, perfino ballare. Nasce così #destachaladanca, il corso online a cura di Daniela Mandrile (insegnante di balli occitani, che con le sue danze è volata fino negli States) per ripassare - prima del festival - i passi dei balli che permettono di restare a distanza. Da mercoledì 17 giugno Daniela Mandrile presenterà “passo a passo”, ogni settimana sul profilo Facebook di Occit’amo, un ballo della tradizione.

Alla luce del distanziamento necessario a causa del Covid, la scelta è caduta sui balli a distanza, che non prevedono il contatto fisico e di cui la tradizione occitana offre un’ampia scelta.

La Matellotte bearnese, il Rigodon del Delfinato (nella versione senza contatto), la Borreia (burrée) a 2 e a 3 tempi, la Santiera (danza del Limusino in cui si disegnano cerchi nel movimento) sono alcune delle proposte selezionate da Daniela Mandrile in collaborazione con Sergio Berardo.

In alcuni casi sono danze diffuse, in altri si tratta di riscoperte della loro forma più antica, quando il contatto tra le persone non era previsto. Per tutte l’obiettivo è comune: rispondere alle limitazioni di buon senso senza smettere di ballare.

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