Pescaria festeggia il suo primo anno a Torino

Come come come? Non siete mai stati da Pescaria? Non ci crediamo.

Volete davvero sostenere che, in un anno intero, non avete provato i goduriosi panini a base di pesce della paninoteca più famosa della Puglia? Ok, come volete voi. Però allora dobbiamo davvero consigliarvi di rimediare. Non solo perché i panini di Pescaria a noi piacciono un sacco, sia per il gusto che per quell'aria di festa estiva sulla spiaggia che solo un panino ripieno di polpo sa dare. Ma anche perché Pescaria è una bella realtà imprenditoriale, che ha investito sulla nostra città giusto un anno fa, trovandosi davanti i mesi difficili che tutti stiamo affrontando.

Eppure, non ha mai chiuso neanche un giorno, e chiude il suo primo anno a Torino con un fatturato di 2 milioni e mezzo. Sin dai primissimi giorni di lockdown la decisione è stata quella di potenziare e affinare le campagne digital a supporto del servizio delivery in città, creando pochi giorni dopo una piattaforma autonoma di prenotazione di pranzi e cene a domicilio (operativa per la prima volta in assoluto anche in Puglia).

Pescaria è inoltre il primo format in Italia completamente plastic free: da dicembre 2018 Pescaria ha scelto di rinunciare alla plastica monouso risparmiando circa 7 tonnellate di plastica al mese per punto vendita. Al posto della plastica posate e bicchieri in PLA, materiale derivato dal mais perfettamente simile alla plastica ma in tutto e per tutto biodegradabile e compostabile.

Quindi, aziende così, vanno premiate. Magari unendo l'utile al dilettevole, e andando a mangiare un panino nello store di Via Accademia delle Scienze 4 con vista su Piazza Carignano, cantando "tanti auguri a te".

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